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La bellezza salverà il mondo, il sillogismo di Todorov da oggi, 20 dicembre, rivive a Palermo dove è stato inaugurato l’Oratorio Quaroni. Si trova in via Maqueda, nel centro storico, a due passi dal Teatro Massimo ed è un sorta di “piazza culturale” che ospiterà dibattiti, incontri e iniziative inerenti ai Beni Culturali in Sicilia.
Una vera e propria agorà sorta in un luogo strappato al degrado che apre grazie all’impegno di Padre Giuseppe Bucaro, Direttore dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Palermo in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali, il Centro per il Restauro e la Fondazione Federico II Palermo.
Fino a pochi anni fa, prima che sorgesse l’Area Quaroni, il complesso che oltre all’Oratorio ospita luoghi di ritrovo e attività commerciali, la zona era in balìa del degrado. Rifiuti, siringhe, sfabbricidi, uno scenario negletto che strideva con la magnificenza della vicina piazza Verdi.
Il primo evento previsto per il “battesimo dell’Oratorio Quaroni è “Rosalia eris in peste patrona“, promossa dalla Fondazione Federico II e portata avanti in sinergia con l’Assemblea regionale siciliana, il dipartimento regionale dei Beni culturali, la Soprintendenza per i Beni culturali e l’Arcidiocesi di Palermo.
All’inaugurazione di oggi, oltre a Padre Bucaro, erano presenti anche il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, e monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che auspica che “l’Oratorio sia un luogo che crei relazione, di incontro e di bellezza“.
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