Continuano le grane grilline a Palermo. Anche dopo la sfilata dei testimoni convocati dalla Procura di Palermo per lo scandalo sulle firme false. Oggi, infatti, l’avvocato Alessandro Crociata ha dichiarato che rappresenterà come parti civili, i cittadini le cui firme sarebbero state falsificate. L’avvocato sarebbe stato ascoltato dal procuratore aggiunto Dino Petralia, oltre agli ex attivisti Giuseppe Marchese e Fabio D’anna, il quale ha raccontato che la sua firma sarebbe tra quelle copiate dai pentastellati per rimediare all’errore che gli avrebbe fatalmente impedito di candidarsi alle Amministrative del 2012. Pare che D’anna abbia il dente avvelenato con la dirigenza grillina del capoluogo siciliano, dopo che, diversi anni fa, è stato allontanato dalla gestione del partito.
Attori principali del suo allontanamento sarebbero stati proprio i fedelissimi dell’attuale deputato nazionale Riccardo Nuti. Giuseppe Marchese, infine, avrebbe consegnato alla Procura delle mail, riguardanti delle discussioni telematiche di alcuni attivisti, dalle quali traspariva l’allarme derivato dal mancato raggiungimento delle firme necessarie alla presentazione delle liste.