Croce rompe gli indugi e con una nota nel tardo pomeriggio annuncia la sua discesa in campo per la sindacatura.
“Quel momento che attendevamo arriva oggi, e ne sono orgoglioso– scrive in una nota Maurizio Croce- Questa è la campagna elettorale di un centrodestra forte, un flusso che nasce sotto la spinta convinta e decisa dei suoi interpreti, consapevoli e motivati a spendersi con passione e orgoglio per il bene della città di Messina. La nostra è una visione inclusiva e indirizzata su un percorso lungo e appassionante. Ora è il momento di correre, di rilanciare, di credere. Di credere che sia possibile proiettarsi insieme verso la trasformazione profonda di un territorio che adesso vuole, e deve, passare dallo sfondo alla ribalta. Nella mia interpretazione di questa campagna elettorale parto da un presupposto preciso e inequivocabile: ogni candidato è una persona che merita il massimo rispetto. Come ogni elettore, come ogni singola anima, qualunque ruolo abbia, della nostra comunità. Quella cittadinanza che, a sua volta, merita decisamente di più: uno scatto in avanti, definitivo, a partire dalla rivendicazione del sacrosanto diritto di superare il clima surreale che ha scandito il recente passato e in parte il nostro presente. Tutti noi meritiamo di più.
Inizia un altro tempo: il tempo di costruire. Di costruire un’amministrazione più aperta, un dialogo finalmente proficuo, una comunità migliore. Faccio il mio più sincero in bocca al lupo agli altri candidati: Federico, Franco, Gino e Salvatore, con l’augurio che questa competizione possa concludersi con l’elezione di una guida all’altezza della sfida che ci attende. Il prossimo sindaco di Messina avrà di fronte la più grande opportunità di sviluppo, evoluzione e cambiamento degli ultimi decenni. Io sono pronto ad assumermi questa importante responsabilità. Con impegno, serietà e amore.
Con queste dichiarazioni, che fanno seguito ad un comunicato della scorsa settimana, Croce scende ufficialmente in campo intanto con quei partiti che finora lo hanno sostenuto(Forza Italia, Ora Sicilia, Udc, Sicilia Futura, Democrazia Liberale). I tempi “biblici” della coalizione rischiano di prolungarsi ben oltre la Pasqua con conseguenze che potrebbero essere irrecuperabili. Da qui la decisione di rompere gli indugi e dire: io sono pronto.