Arriva in discussione all’Ars l’irrisolta questione del “caro-prezzi” delle tariffe aree riguardanti la Sicilia. La class action avviata dall’Uftaa, la Federazione Internazionale degli Agenti di Viaggio ha riacceso il dibattito e adesso anche la politica prova a “risvegliarsi” sull’argomento. Il deputato catanese Salvatore Giuffrida ha così deciso di presentare un’interrogazione all’Assemblea Regionale, che potrebbe essere calendarizzata già nelle prime settimane del nuovo anno, avente per oggetto “l’istituzione di sistemi tariffari agevolati di continuità territoriale per i trasporti aerei e marittimi verso la Sicilia”. “Gli sforzi di mete siciliane che rappresentano l’eccellenza del turismo nella nostra isola, e mi viene ad esempio in mente Taormina che conosco e dove ho diretto i locali uffici del Str, vengono frustrati da prezzi aerei che sono totalmente fuori da ogni logica. C’è un problema non soltanto inerente i flussi turistici ma anche in termini di sostenibilità per chi lavora fuori e vuol tornare in Sicilia o viceversa per chi ha comunque bisogno di spostarsi“, evidenzia l’ex direttore del Servizio Turistico Regionale di Taormina. “Ho sostenuto in modo convinto e senza riserve il DL 1188/2016 – spiega Giuffrida – L’obiettivo è quello di assicurare ai siciliani il godimento di tariffe aeree e marittime agevolate, mediante l’effettivo utilizzo dello strumento della “continuità territoriale”, che attualmente penalizza la Sicilia (in cui la continuità territoriale è prevista solo da e per le isole di Pantelleria e Lampedusa), a differenza della Sardegna, ammessa integralmente a tale beneficio, nonostante i 5 milioni di abitanti della prima contro il poco più di 1 milione e mezzo della Sardegna. Tale situazione provoca gravi conseguenze oltre che per la mobilità degli utenti, anche in generale per il settore del turismo, poiché rende poco agevole le condizioni di spostamento di residenti e visitatori, nel contesto di un territorio caratterizzato da obsolete infrastrutture ferroviarie e autostradali. Il trasporto aereo e marittimo, piuttosto che essere regolati con modalità vantaggiose che tengano conto della situazione prospettata, prevedono, in relazione alle tariffe esistenti, l’imposizione di prezzi esorbitanti e sproporzionati, in alcuni casi perfino superiori a quelle applicate su collegamenti a lungo o lunghissimo raggio, rendendo la situazione alquanto onerosa in termini economici e di tempo per le persone che vivono al Nord d’Italia, desiderose di ricongiungersi con i propri cari al Sud“.
“Provate a cercare – continua Giuffrida – un biglietto aereo da uno qualsiasi degli aeroporti italiani per Catania (ma da Palermo o Trapani è lo stesso,ndr)durante i giorni delle festività natalizie o pasquali o altre festività di calendario con annessi “ponti” che potrebbero favorire il trascorrere del tempo con la propria famiglia (tenendo presente che la maggior parte degli utilizzatori è composta da studenti o semplici impiegati con disponibilità economiche alquanto ridotte). Provate a cercare un volo nelle stesse date per Cagliari: il costo è meno della metà del volo per Catania! Eppure la Sardegna è un’isola come la Sicilia. Un catanese o un messinese che per le feste natalizie intende andare in Sicilia in orari “compatibili” con i propri impegni di lavoro, dunque con un volo di andata serale e rientro serale o mattina presto, è tenuto a dover spendere tanto per soddisfare questi spostamenti. Non solo i siciliani sono costretti ad emigrare al Nord per cercare un lavoro migliore, ma in questo modo non hanno la possibilità di ritornare neanche per brevi periodi, magari per il solo desiderio di trascorrere brevi momenti con la propria famiglia di origine“.
“Intendo richiamare – conclude Giuffrida – l’attenzione dell’Assemblea Regionale Siciliana sullo strumento legislativo europeo della “continuità territoriale”, in modo da superare le condizioni di un settore gravemente penalizzante, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 51 del Regolamento Comunitario 2014/651, così da promuovere l’estensione del regime previsto per la Sardegna anche in favore dell’altra regione insulare d’Italia e delle stesse isole minori della Sicilia. In particolare, il Disegno di Legge istituisce all’articolo 1 le Tariffe di continuità territoriale per la Sicilia, al fine di assicurare la continuità territoriale per la Sicilia, perequando gli svantaggi connessi all’insularità, la Regione Siciliana, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, promuove iniziative volte all’applicazione dei regimi di cui all’articolo 51 del Regolamento Comunitario 2014/651 ai collegamenti aerei e marittimi da e verso il territorio regionale”.