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Un fiume di ketchup turco spacciato per pomodoro “Trinacria”

venerdì 23 Dicembre 2016

La Guardia di Finanza di Catania e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato al porto etneo, un carico di 3 mila fusti di salsa di pomodoro proveniente dalla Turchia, con etichettatura tale da far credere che il prodotto fosse di origine italiana. L’attività investigativa ha portato a controllare una spedizione sospetta di ketchup già confezionato con i dati identificativi della società importatrice, un supermercato di Biancavilla (CT). L’apertura del container ha fatto scoprire che i recipienti da 5 kg di salsa con etichetta “senza glutine”, già pronti per la vendita all’ingrosso agli operatori del settore della ristorazione, non solo erano sprovvisti delle indicazioni di legge sulla qualità e origine del prodotto, ma riportavano immagini, quali la “Trinacria” e la Sicilia, tali da indurre il consumatore finale a credere che il prodotto fosse “made in Italy”. Al termine del controllo doganale, la merce e’ stata sottoposta a sequestro penale e il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il commercio di prodotti industriali con mendaci segni di origine. Quindici tonnellate di ketchup proveniente dalla Turchia illecitamente contrassegnato come italiano sono state sequestrate nel porto di Catania dalla Guardia di finanza e da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il prodotto era in 3.000 fusti da 5 kg con la dicitura ‘senza glutine’ già pronti per la vendita all’ingrosso ma erano sprovvisti delle indicazioni di legge sulla qualità e origine del prodotto e riportavano immagini, come la ‘Trinacria’ e la Sicilia, tali da indurre il consumatore a credere che il prodotto fosse made in Italy. I fusti avevano i dati identificativi della società importatrice, un supermercato di Biancavilla, il cui rappresentante legale è stato denunciato per il commercio di prodotti industriali con segni di origine mendaci. La Procura della Repubblica etnea ha convalidato il sequestro ed ordinato, a spese dell’importatore, ai fini della loro restituzione e la regolarizzazione dei prodotti alimentari alle vigenti norme a tutela del consumatore e del mercato.

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