Entro il 31 dicembre deve essere approvata la norma che metterà al sicuro le risorse europee destinate alla formazione; sono circa 8000 i lavoratori in attesa del provvedimento e senza questa legge sarebbero a rischio tutti i finanziamenti europei messi a disposizione per il settore.
Il problema riguarda la legge che introduce anche in Sicilia la certificazione delle competenze, cioè un sistema che consente riconoscere le qualifiche rilasciate nell’Isola in tutta Europa. L’Ars, però, è ancora alle prese coi documenti contabili e con la norma per la proroga dei precari ed il rischio di un arenamento è concreto; gli emendamenti in ballo sono a firma dei deputati Giovanni Di Giacinto e Riccardo Savona. Con la norma si aumenterebbe il finanziamento dei corsi dell’Avviso 8, vale a dire il bando che finanzia i corsi di formazione tradizionali. Al momento sono disponibili 136 milioni di euro, somma che potrebbe salire di altri 30-50 milioni.
L’assessore alla Formazione, Bruno Marziano, ieri in Aula ha ricordato che la conferenza dei capigruppo aveva già deciso per anticipare la discussione di questa legge che tra l’altro è formata da un solo articolo, ma il deputato Salvatore Cascio ha chiesto di rispettare l’ordine dei lavori e la proposta è caduta nel vuoto. “Se dovessero essere approvati – sostiene Marziano – potrebbero aprirsi le porte ad altre mille assunzioni negli enti“. Proprio in attesa dell’esito del voto, l’assessorato alla Formazione ha sospeso la pubblicazione della graduatoria definitiva degli enti ammessi.