Neanche il vento ferma le ondate migratorie che puntano verso la Sicilia. E con le condizioni meteo così avverse, si registra l’ennesima tragedia da bollettino di guerra. Il naufragio, ancora una volta, si è verificato al largo delle coste libiche. Otto è il numero di cadaveri che sono stati al momento recuperati. Quattro superstiti hanno raccontato ai soccorritori di trovarsi a bordo di un barcone sul quale c’erano complessivamente 107 migranti. Sono in corso ricerche nella zona. Nella notte, un gruppo di 87 migranti è sbarcato durante la notte a Lampedusa su una nave della Marina militare, altri sessanta sono arrivati a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera. Vittime anche nel gruppo che è riuscito ad approdare nell’isola delle Pelagie.
Nel primo barcone sono stati rinvenuti due cadaveri, una terza persona e’ morta durante il tragitto dal porto al poliambulatorio dell’isola. Nelle ore successive è arrivata una motovedetta della Capitaneria con a bordo 20 migranti. In mattinata, poi, un altro sbarco di migranti a Catania, il secondo nel 2017. Nel porto del capoluogo etneo sono approdate complessivamente 554 persone soccorse in diverse operazioni a largo del Canale di Sicilia. Gli extracomunitari sono arrivati a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera. Alle operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura, hanno partecipato le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato.