Notificati quattro avvisi di garanzia per la morte di Fabio Maccheroni, turista ritrovato nella sua stanza all’interno di un Bed & Breakfast a Trapani lo scorso agosto. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri su richiesta della Procura di Trapani. La notizia è stata diramata stamane in una conferenza stampa alla quale ha partecipato il pm Rossana Penna.
Il quarantatreenne si trovava nel capoluogo siciliano in compagnia dell’amico Alessio Menicucci, per un viaggio di piacere. La mattina del 16 agosto la donna delle pulizie del B&B trovò i corpi dei due ragazzi nella stanza; per Fabio non ci fu nulla da fare, mentre Alessio (nella foto a lato) si trovava in gravissime condizioni ed è stato immediatamente portato all’ospedale di Sant’Antonio Abate in stato comatoso per poi essere trasferito a Castelvetrano.
Nell’immediato la Procura aveva iscritto quattro persone nel registro degli indagati: la titolare del Bed and Breakfast “Orchidea” Benedetta Serafico ed i suoi genitori, Antonino Serafico e Tuzza Augugliaro, in quanto proprietari dell’immobile che comprende anche il panificio gestito da Bartolomeo Altese, quarto indagato nella vicenda. Le prime indagini portarono a due ipotesi: il decesso in seguito ad uso di droghe e un’avvelenamento provocato dal cattivo funzionamento della canna fumaria del panificio sottostante al B&B. La prima -caldeggiata inizialmente – è stata definitivamente smentita dalla presenza di alcune tracce di monossido di carbonio nella canna fumaria.
Secondo gli investigatori, infatti, Fabio Maccheroni ed Alessio Menicucci, durante il sonno, avrebbero respirato il gas di combustione che proveniva proprio dalla canna fumaria . Inoltre i vigili del fuoco, dopo un’attenta ispezione, hanno dichiarato il comignolo ‘non regolamentare’ perché presentava crepe e lesioni.
La morte di Maccheroni, però, non è stato un episodio isolato e fortuito; nei mesi precedenti, tra giugno e luglio 2016, erano già avvenuti svenimenti da parte di alcuni turisti che avevano chiesto alla signora Serafico di sostituire il condotto della canna fumaria, dalla quale fuoriusciva un forte odore di naftalina.