Entro il prossimo 20 febbraio, comuni e regioni potranno chiedere alla Ragioneria generale dello Stato spazi finanziari – nell’ambito dei Patti nazionali e fuori dai vincoli del pareggio di bilancio, nei limiti complessivi, quest’anno, di 700 milioni per i Comuni (di cui 300 milioni per le scuole) e di 500 milioni per le Regioni – entro i quali potere utilizzare avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti, o ricorrere a nuovi debiti. Questo è quanto prevede la legge di bilancio per il 2017.
Dopo lo sciame sismico dell’ultimo periodo che ha impaurito il centro Italia, regioni ed enti locali possono investire circa 4,5 mld di euro (fino al 2019 e da aggiungere ai fondi statali del progetto Casa Italia) per la sicurezza antisismica in scuole ed edifici pubblici.
Si tratta di risorse che negli anni passati le pubbliche amministrazioni, pur avendole in cassa, non hanno potuto investire a causa dei precedenti limiti del Patto di stabilità; oppure, in assenza di avanzi di bilancio, della possibilità di accendere mutui per prevenire disastri. “Ad oggi – spiega Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili – non risulta che la Regione abbia prodotto atti in tal senso. La scelta di destinare risorse a questi interventi spetta al governo e al parlamento nell’ambito della manovra finanziaria in discussione all’Ars; ma intanto la richiesta allo Stato va fatta entro i prossimi 7 giorni. Abbiamo oggi scritto al governatore Rosario Crocetta, all’assessore al Bilancio Alessandro Baccei e agli assessori competenti e ci rivolgiamo pure al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e a tutti i capigruppo, invitandoli ad attivarsi affinché da parte di governo e parlamento ci sia la condivisione dell’obiettivo in finanziaria e la domanda sia inviata a Roma in tempo utile“. “Ci auguriamo – sottolinea Cutrone – che le fibrillazioni attorno alla manovra finanziaria, la distrazione della imminente campagna elettorale, la linea di governo che finora ha dato priorità a precariato e populismi e la tentazione di inseguire il consenso a tutti i costi non facciano sfuggire questa importantissima occasione”.
Anche Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione ‘Bilancio e Programmazione’ dell’Ars nella foto a lato e da poco passato all’opposizione del governo regionale, si è espresso sulla Finanziaria 2017 affermando come nel provvedimento “dovranno trovare ampio spazio norme a tutela dei lavoratori della Formazione professionale per evitare abusi da parte degli Enti che gestiranno i corsi finanziati dalla Regione”. Intima quindi la Regione a ‘non perdere tempo’ approvando le norme che garantiscano gli ex sportellisti: “Inviteremo l’Assessore regionale al Lavoro ad attivare immediatamente tutte le politiche attive finanziate già dalla Commissione Bilancio e poi dall’Aula che tardano inspiegabilmente ad essere messe in atto. Ho presentato degli emendamenti in Commissione Bilancio – aggiunge Vinciullo in conclusione- che tendono a regolare definitivamente l’assorbimento del personale della ex formazione tenendo conto solo ed esclusivamente delle competenze, delle capacita’ e dell’esperienze possedute e non, come adesso, sembrerebbe, delle sole raccomandazione”.