“Abbracciare idealmente” e ricordare “con amore e cordoglio, un figlio illustre” della città di Catania, medaglia d’oro al valore civile. Il sindaco etneo Enzo Bianco ha consegnato oggi una pergamena commemorativa alla vedova dell’Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio del 2007 durante scontri fuori dallo Stadio Angelo Massimino al termine del derby col Palermo. Una tragica notte, quella, mai dimenticata.
E nel 10° anniversario della scomparsa di Raciti, il capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ha partecipato alla commemorazione in municipio: “Abbinare violenza e sport – ha detto – credo che sia una delle cose più aberranti che ci possano essere. Tutto questo serve non soltanto per ricordare chi non c’è più ma anche per continuare nel nome di chi non c’è più ad intraprendere quel percorso che l’esempio di queste persone ci ha indicato. Sicuramente sono cambiate le modalità con le quali noi svolgiamo i servizi – ha aggiunto Gabrielli – e sono cambiati alcuni strumenti normativi”.
“Purtroppo c’è ancora da fare un significativo tratto di strada sotto il profilo culturale perché credo che queste vicende abbiano sempre e comunque un profilo culturale: se non cambia la testa delle persone… Gli strumenti servono, le tecniche servono – ha concluso il Capo della Polizia – ma il percorso rimane ancora molto, troppo, significativamente lungo”.
Commossa la vedova Raciti, Marisa Grasso: “Aver visto il Capo della Polizia ricordare insieme al sindaco di Catania il grande sacrificio di mio marito e intraprendere un discorso di rieducazione alla legalità contro la cultura della violenza non può che fare piacere e far nascere la speranza che le cose cambino. Educare alla memoria – ha aggiunto Marisa Grasso – non è semplice, non è facile, soprattutto nella città che insultato la società civile con la violenza. A noi ha consegnato un grande dolore, che oggi a distanza di 10 anni è anche più dolce perché quando al dolore si accompagna il ricordo, la memoria, l’educazione, quel dolore fa meno male. Per questo – ha sottolineato – sono qui con mia figlia a condividere con orgoglio e con fierezza l’ultimo servizio di mio marito ed a testimoniare la cultura della non violenza“.
“La morte di Raciti fu una svolta, una svolta seria. Il Ministero dell’Interno, il Parlamento, le forze di Polizia vararono una serie di provvedimenti che sono stati sicuramente efficaci. Il tema della violenza nel mondo dello sport resta un tema comunque non solo italiano. Volere ricordare oggi un figli illustre di questa città significa anche sottolineare che bisogna continuare su quella strada, che è quella dell’educazione dei ragazzi”. Lo ha affermato il sindaco di Catania Enzo Bianco.
“Faremo un ciclo di iniziative nelle scuole per ricordare Raciti – ha continuato Bianco – ma anche per dire che cosa significa oggi tutto questo ed insieme combattere con ogni mezzo e strumento tutte le forze di violenza che ci sono nelle grandi città italiane. Oggi c’è un nuovo strumento, il Governo ha varato un decreto legge sulla sicurezza urbana che noi sindaci abbiamo fortemente voluto, che colpisce molte aree di illegalità della vita della città, anche quelle che oggi non sono coperte da norme penali, che ci consentirà di emanare ordinanze per reprimere comportamenti fortemente illegali da cui nascono poi situazioni ancora più gravi. Il ricordo di Filippo Raciti oggi per noi – ha concluso Bianco – significa una testimonianza ed un impegno per garantire quei valori per cui questa persona straordinaria è morta”.
Video di Fabio Giuffrida