Dopo l’intervista al nuovo presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, Alessandro Albanese, eletto questo martedì nella seduta di insediamento del consiglio camerale, sentiamo il parere di Filippo Parrino, presidente della Lega delle Cooperative di Palermo, sul rilancio dell’Ente per la promozione dello sviluppo delle imprese.
Nel voto del 28 febbraio scorso vi siete schierati dalla parte di Alessandro Albanese, leader di Confindustria. Perché questa scelta?
Noi abbiamo sostenuto un progetto di ripresa del funzionamento della Camera di Commercio finalizzato al sostegno alle imprese di Palermo ed Enna. Per cui non abbiamo fatto una scelta sul nome, ma di contenuti e di alleanze maturate anche a livello regionale. Voglio sottolineare che questo è il progetto delle associazioni, non di Confindustria. Usciamo, quindi, dalla partita dei nomi. Non mi piace ridurre il tutto a una questione di persone;è un modo di fare che non ha mai caratterizzato le scelte della Legacoop.
Quali sono le priorità da affrontare per rispondere alle esigenze delle imprese?
Il nostro primo pensiero va al personale dell’ente. E’ indispensabile attivare un’interlocuzione con la Regione che permetta di scindere l’attività pensionistica da quella ordinaria. Le pensioni, infatti, vengono pagate dalla Camera di Commercio e la cosa è diventata insostenibile dal punto di vista economico.
Contemporaneamente dobbiamo lavorare sull’internazionalizzazione, sul sostegno al credito e sulle problematiche relative al commercio. Sono queste le due emergenze per rilanciare il tessuto produttivo del territorio.
L’elezione di Albanese è stata preceduta da un iter complesso e ricco di polemiche. Pensa che ci siano le condizioni per archiviare gli scontri e inaugurare una collaborazione con le associazioni che non l’hanno sostenuto?
Credo che bisogna trovare l’unità. C’è una volontà di lavorare con tutti e per tutti. Il tempo delle candidature è finito. Se lo scontro continuasse non faremmo il bene delle imprese. Il nostro ruolo non è quello di fare politica ma assistenza alle aziende. Questa è la cosa più importate.
Nelle prossime settimane il presidente dovrà nominare la giunta camerale, ovvero l’organo esecutivo della Camera. Ci sono già dei nomi? Quali sono gli accordi?
Di questo avremo modo di parlarne prossimamente con il presidente. L’unico accordo è quello sul sostegno alle imprese. Per quanto riguarda i nomi Albanese farà la sua proposta e noi la valuteremo.
Il nuovo corso della Camera di Commercio coincide con due importanti scadenze elettorali, quella comunale e quella regionale. Come valuta l’operato dell’amministrazione Orlando e del governo Crocetta rispetto alle politiche per lo sviluppo.
Intanto voglio dire che la Legacoop non è schierata con nessuno. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale bisogna riconoscere ad Orlando di avere salvato il Comune di Palermo e le aziende partecipate dal default. Credo che le imprese hanno bisogno di tanto, ma sono poche le cose che una giunta comunale può fare. Di sicuro è necessario riorganizzare i servizi sociali, oggi svolti nella maggior parte dei casi dal mondo della cooperazione. Il settore merita un’attenzione particolare, perché si può fare meglio e di più. Per quanto riguarda il futuro bisogna portare a termine i lavori sulle grandi opere per migliorare la mobilità. Comunque ascolteremo i programmi e valuteremo le proposte dei candidati.
E per quanto riguarda la Regione?
Quello che è stato fatto è poco. Bisogna pensare meno alle spese correnti e puntare sugli investimenti. Anche in questo caso la Lega non è schierata con nessuno e valuterà le proposte dei candidati alla Presidenza della Regione per la crescita del sistema produttivo siciliano.