La Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha eseguito la confisca del patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile a Giovanni Filardo, imprenditore edile originario di Castelvetrano (TP) attualmente detenuto in carcere, cugino di primo grado del latitante Matteo Messina Denaro.
Con lo stesso provvedimento, emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione (Presidente Piero Grillo, giudice estensore Chiara Badalucco), è stata disposta, nei suoi confronti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora per quattro anni.
Fu accusato, dagli inquirenti, di essere componente del mandamento mafioso di Castelvetrano e di aver posto in essere estorsioni, incendi, interposizione fittizia di valori, nonché esercitato condotte dirette a garantire la latitanza di Matteo Messina Denaro.
Per questi fatti Giovanni Filardo è stato condannato alla pena di anni 12 e mesi sei, con sentenza della Corte d’Appello di Palermo, che ha riformato la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Marsala in primo grado.
L’odierna attività, che scaturisce a seguito di indagini economico-patrimoniali delegate alla Dia dalla Procura della Repubblica di Palermo – D.D.A. (Gruppo Misure di Prevenzione coordinato dal Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia), ha consentito di confiscare un’impresa edile a responsabilità limitata, 23 tra mezzi d’opera, automezzi e autoveicoli, un fabbricato rurale, 7 appezzamenti di terreno, 1 villa con finiture di pregio, 1 fabbricato ad uso abitativo e 4 conti correnti bancari