Dopo più di 450 anni una studentessa tunisina mette in discussione la teoria eliocentrica: “La Terra è piatta e il Sole le gira intorno”. Questo è il principio sostenuto dalla ragazza nella tesi di dottorato che ha presentato nell’Università di Sfax, a Tunisi. Questo elaborato riscriverebbe le principali teorie sulla Terra e l’universo rispettando i versetti del Corano.
La ragazza ha impiegato un intero ciclo di studi per dimostrare l’indimostrabile: vale a dire spazzare in un sol colpo le teorie di Galileo e le leggi di Newton, Keplero e Einstein, “vista la debolezza dei loro fondamenti e proporre una nuova visione della cinematica degli oggetti conforme ai versetti del Corano”.
Ma la colpa è da attribuire alla studentessa? Forse più al suo relatore, tale Jamel Touir, che è stato anche un rappresentante del partito laburista Ettakatol nell’assemblea costituente. “La studentessa era stata incoraggiata da alcuni ricercatori americani che le hanno inviato delle pubblicazioni della Nasa”. Così Tourir ha cercato di smarcare chi ‘osava criticare’ l’elaborato proposto.
Il titolo della tesi è (tradotto) “Il modello della Terra piatta, argomenti e impatto sugli studi climatici e paleoclimatici”; va da sé che lo scalpore che ha creato questa ‘discussione’ ha toccato e scosso – e non poco – anche la comunità scientifica mondiale. Si è mostrato fondamentale il parere della stimata fisica ed ex sottosegretario di Stato Faouzia Charfi (nella foto), senza la quale forse sarebbe passato tutto inosservato: “Non si può accettare che l’università non sia lo spazio del rigore scientifico, ma quello in cui la scienza è rifiutata perché non conforme all’Islam. Facciamo capire che la scienza non c’entra nulla con la religione”.
Secondo la tesi presentata in commissione la velocità del suono e della luce dovrebbero essere ricalcolate; nell’elaborato si afferma come viaggerebbero a 143.109 km/s.
Certo i creazionisti americani, con l’elezione di Trump, avrebbero pure un inaspettato ruolo politico-sociale, si veda il segretario dell’istruzione Betsy DeVos: si conta che un quarto degli americani non sappia che la Terra gira intorno al Sole. La politica della disinformazione sta dando i suoi frutti, in un’epoca in cui non è davvero permessa certa ignoranza, se di ignoranza si può parlare. Diceva Galileo: “Chi non conosce la verità è sciocco, ma chi pur conoscendola la chiama menzogna è un criminale”.
Da assurde alcune ipotesi (anzi tesi) potrebbero sembrare patetiche e degne di un romanzo fantascientifico, magari ambientato in un ospedale psichiatrico. Per la ragazza nordafricana l’Universo non sarebbe nato dal Big Bang e non è assolutamente in continua espansione. Sono solo delle illazioni scientifiche, d’altronde. Ma il capolavoro riguarda le stelle. Secondo la studentessa sono ad una distanza di 7 km dalla Terra e hanno tre funzioni: lapidare i diavoli, decorare il cielo e guidare le creature nel buio.
Queste farneticazioni ricordano molto lo studioso islamista Bandar al-Khaibari (nella foto accanto), andato sulla bocca di tutti due anni quando, in una moschea, prese un bicchiere in mano cercando di smontare il futile impegno di chi ha cambiato la storia. “Se dite che la Terra ruota, se noi lasciamo l’aeroporto di Sharjah su un volo internazionale per la Cina, la Terra ruota giusto? Quindi se l’aereo si trova in aria, la Cina non verrà verso di esso?”.
La commissione del dottorato, dopo un periodo passato ad analizzare in maniera certosina le informazioni che portava l’elaborato, ha così deciso di respingere la tesi ed il ministero dell’Insegnamento ha aperto un fascicolo d’inchiesta.
Solo la storia ci potrà dire la verità, come d’altronde ha sempre fatto.