Si dovranno attendere gli esiti degli esami sul corpo del pilota Mauro Amendolia per conoscere la verità sull’incidente che ha funestato l’edizione numero 101 della Targa Florio. L’autopsia eseguita dal medico legale Antonietta Argo, disposta dal pm di Termini Imerese Paolo Napolitano, non ha chiarito se Amendolia sia stato colto da malore mentre si trovava alla guida della Mini Cooper uscita fuori strada in un rettilineo lungo la provinciale 54, nel territorio di Isnello (Pa), nel corso della terza prova speciale del rally.
Nell’incidente è morto anche il commissario di gara Giuseppe Laganà, mentre la copilota, la figlia di Amendolia, Gemma, è ancora in coma al Civico di Palermo. Per chiarire il quadro sarà necessario attendere gli esami istologici sui tessuti del cuore prelevati nel corso dell’autopsia.
Nel corso dell’esame è emerso che il pilota ha subito un forte trauma cranico e il casco non è riuscito ad attutire il colpo. Sulla giovane i coma, i medici spiegano che “in queste ore è stata eseguita una risonanza magnetica nucleare che ha evidenziato zone di ischemia cerebrale. Si è proceduto a tracheotomia per supportare l’attività respiratoria. Stabili i parametri emodinamici. La prognosi è riservata“.