Doveva essere decisivo il vertice di centrodestra di questa sera, per indicare un unico candidato nella corsa a sindaco di Palermo, in vista delle amministrative del 12 giugno. Dopo oltre due ore di riunione “Siamo vicini all’accordo, ci incontreremo domani per chiudere. In linea di massima l’accordo c’è, mancano solo alcuni dettagli”. Così il presidente dell’Ars e coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, al termine del vertice del centrodestra che si è svolto all’hotel delle Palme per stabilire il candidato sindaco unitario del centrodestra. “Miceli può stare tranquillo, avrà come avversario del centrodestra un solo candidato”.
C’è chi parla di “clima cordiale”, chi di “confronto molto disteso”, chi dice “siamo a buon punto ma all’alba”. I dirigenti di tutti i partiti – Gianfranco Miccichè e Totò Cuffaro in testa assieme ai vertici locali di FdI e Udc – sono chiusi dentro una sala dell’hotel delle Palme, il confronto è serrato. Si ragiona sull’appoggio a Roberto Lagalla (Fdi, Udc, Iv e Dc Nuova) , in questo caso dovrebbero fare un passo indietro i candidati Francesco CASCIO (Fi, Lega, Ncl, Coraggio Italia e Mna) e Totò Lentini (autonomista-civico) ma per chiudere servono garanzie complessive, che si intrecciano con le regionali d’autunno ma anche con le griglie per le politiche.
“Faremo notte”, dice uno dei protagonisti della trattativa.