Da domani a lunedì si vota a Palermo per rinnovare i vertici dell’Ordine dei Medici. Una vigilia di voto caratterizzata dalle polemiche. Il Movimento Cinque Stelle ha chiesto alla Camera e all’Assemblea Regionale Siciliana “chiarezza sulle elezioni, anticipate di oltre due mesi“, non solo a Palermo ma anche a Catania ed Enna. I parlamentari regionali hanno presentato una interrogazione sulla vicenda. “I tre Ordini provinciali stanno venendo meno alle direttive date dal Ministero per le elezioni ed il rinnovo dei propri vertici”, affermano, “l’anticipazione – dicono i 5 Stelle – comporta il venir meno dei principi costituzionali d’uguaglianza, di rappresentatività e di elettorato attivo e passivo”, inoltre “la convocazione delle assemblee elettorali a ridosso delle ferie estive potrebbe ostacolare il raggiungimento del quorum richiesto per la validità delle elezioni”.
Replica il presidente uscente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato, che si ricandida alla guida dei camici bianchi del capoluogo siciliano. “L’obiettivo – dice Amato all’Italpress – era quello di evitare intromissioni della politica nelle nostre elezioni. In Sicilia dopo le Amministrative di primavera, in autunno si voterà per le Regionali. Per questo motivo molti presidenti della Sicilia hanno deciso di evitare sovrapposizioni e quindi strumentalizzazioni, nel pieno rispetto della legge. Intromissioni politiche che invece si stanno verificando. Gli attacchi del Movimento Cinque Stelle mi danno ragione. C’è un interesse della politica a violare l’autonomia e l’autogestione di un organo professionale che non deve fare politica”. Peraltro, continua Amato, “le elezioni nel periodo estivo favoriranno la partecipazione al voto dei giovani, quelli che lavorano soprattutto nei mesi estivi e quindi non si allontaneranno da Palermo per le ferie”.