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Inaugurato al Papardo di Messina il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

lunedì 7 Agosto 2017

Presentato il nuovo Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina.

La struttura, i cui lavori vennero avviati nel settembre 2016, e’ stata dotata delle più moderne tecniche e strumentazioni di assistenza alle coppie e sarà aperta al pubblico da settembre e permetterà all’utenza di usufruire di trattamenti specialistici tramite un’azienda pubblica, con la conseguente opportunità di abbattere i costi per i trattamenti.

In tal senso si determinerà una significativa differenza di diverse migliaia di euro tra il servizio di procreazione assistita offerta dal settore pubblico, in questo caso il centro del Papardo, e quello privato: “Le coppie che si rivolgeranno al nostro reparto – ha spiegato il Michele Vullo, direttore generale del Papardo – avranno una spesa massima di 4.000 euro, a differenza dei circa 20.000 che sarebbero costretti a spendere rivolgendosi a un’azienda privata“.

Ci sarà anche la possibilità per le coppie – prosegue il Vullo – di vedere il momento in cui l’embrione verrà inserito nell’ovulo, poiché tutto verrà trasmesso tramite sistemi a circuito chiuso. Puntiamo non solo sull’efficienza del centro e dei suoi operatori ma anche sulla trasparenza dei trattamenti“.

Il Centro è costato circa mezzo milione di euro, tra attrezzature e strutture, escluso il personale: quello esterno (biologi e genetisti, etc) costerà’ 340 mila euro in tre anni.

L’equipe medica si metterà a disposizione di numerose coppie. Basti pensare che nel 2016 ben 6 mila coppie hanno fatto ricorso alla fecondazione in vitro e di queste il 40% e’ andato fuori con una spesa di 10 milioni di euro per la Regione Siciliana.

La struttura allestita a Messina contempla la presenza di moderni laboratori con microscopi di ultima generazione e video per consentire alla coppia di condividere ogni momento della fertilizzazione,  ma c’è anche una sala di crio-conservazione sotto stretto controllo informatico. E’ presente, insomma, una banca dei semi e degli ovuli, nel contesto di procedure che vanno dalla fecondazione intrauterina a quella in vitro.

Abbiamo già accreditato circa 100 coppie che saranno assistite dal nostro Centro – spiega  Bellanca, responsabile del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, ginecologo ed esperto di fertilizzazione in vitro dal 1986 – e da settembre speriamo di essere pronti per partire a tutti gli effetti. Essendo una struttura di terzo livello abbiamo dovuto rispettare standard elevatissimi e, con soddisfazione, posso dire che siamo riusciti a dotarci di un team altamente qualificato“.

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