“Invece delle strade chiudiamo le frontiere”. Questa la frase, a firma Casapound, apparsa stamattina su una delle barriere in cemento installate in piazza Verdi, all’ingresso di via Maqueda, per proteggere i passanti dal pericolo terrorismo.
La scritta è stata immortalata da diverse persone e la foto, postata da Maria Brandi, è apparsa anche sul gruppo Facebook Mobilita Palermo, suscitando più di una polemica.
“In via Maqueda – scrive Antony Passalacqua, tra i fondatori di Mobilita Palermo – non tardano ad arrivare i messaggi populisti, carichi d’odio e ignoranza. Non lasciamo che la paura prevalga, trasformando in peggio le città. Scommettere su bellezza, verde, colori e ironia da contrapporre alla strategia del terrore, alla paura di rinunciare agli spazi aperti in città”.
Evidentemente, i militanti di Casapound devono avere interpretato a modo loro l’invito rivolto dall’Amministrazione comunale ai “creativi” di dipingere e colorare i bianchi dissuasori antiterrorismo…
***AGGIORNAMENTO DELLE 16:12***
Sono state rimosse le scritte firmate dall’organizzazione di estrema destra Casa Pound apparse stamattina su uno dei blocchi antisfondamento posti nelle aree pedonali in via Maqueda a Palermo. Ad eseguire l’intervento di pulitura gli operai della Reset. A partire da domani inizierà la collocazione di vasi con piante per ridurre l’impatto visivo dei blocchi, come già fatto ieri in alcune città italiane tra cui Firenze.
“Mai il termine ‘pulitura‘ fu più appropriato – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – visto che alcuni tristi e minoritari personaggi non hanno altro strumento che quello di sporcare i beni comuni pur di avere i loro dieci minuti di visibilità. Per fortuna Palermo ha ben forti e radicati gli anticorpi contro il razzismo, il fanatismo e la violenza”.