Disappunto e turbamento esprime l’associazione Asaec-antiestorsione di Catania in merito alla cartellonistica, appena uscita sui social, del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Siamo sconcertati innanzi un messaggio elettorale che, utilizzando per esclusivi fini di propaganda elettorale un termine che richiama la prepotente vessazione della mafia nei confronti di commercianti ed imprenditori, rappresenta un atto irriguardoso tanto verso coloro che coraggiosamente hanno denunciato i loro estortoti liberandosi dalla morsa del pizzo”.
La grafica elettorale del candidato presenta la sagoma dei capelli e del celebre “pezzetto” dell’ex Presidente della Provincia di Catania con lo slogan “L’unico pizzo che piace ai siciliani”. Un gioco di parole, dunque, sul racket, che ha scatenato l’avversione dei rappresentanti dell’associazione. Per l’Asaec, infatti la cartellonista sarebbe molto offensiva in particolare nei confronti di coloro che ancora “sono sottoposti a quest’infame vessazione e che il sol richiamo della parola ‘pizzo’ evoca tormenti, angosce e morte”.
L’utilizzo della parola ‘pizzo’ per scopi di consenso elettorale sulla base dell’ambiguità semantica, per l’Asaec, non può che lasciare amarezza, considerando il fatto che proviene da un ex presidente della commissione regionale antimafia”.
Per questo l’associazione antiestorsione catanese ha chiesto il ritiro dei cartelloni che da alcune ore hanno iniziato a popolare la Sicilia. “Auspichiamo che venga ritirato il manifesto elettorale del candidato Nello Musumeci – conclude la nota dell’Aesec – ed in generale facciamo un accorato appello a tutte le forze politiche indistintamente affinché espongano i loro programmi di governo con serietà e competenza, affinché questa terra fin da troppo tempo martoriata e presa in giro possa avere un futuro migliore”.