Per Roberto Lagalla l’ipotesi di fare parte del centrodestra, all’interno dello schieramento che sarà guidato da Nello Musumeci nella corsa per Palazzo d’Orleans del prossimo 5 novembre, potrebbe farsi concreta. La trattativa è intavolata e le anticipazioni fatte filtrare dal commisasrio di Forza Italia Miccichè, per quanto forse premature, fanno intravedere una reale possibilità.
Domani dovrebbe svolgersi all’Ars una conferenza stampa di Miccichè che annuncerà il sostegno di Forza Italia al ticket Musumeci-Armao per le prossime elezioni. Potrebbe essere l’occasione buona per ufficializzare l’ingresso a pieno titolo del movimento dell’ex rettore di Palermo, che in queste settimane comunque ha continuato a girare la Sicilia e i suoi territori: “Continuo a prendere contributi e idee dalla gente. Sono diversi mesi ormai. In realtà il quadro risponde alle premesse e alle aspettative che avevo sui problemi dei siciliani. C’è una Sicilia che ha voglia di continuare a credere in sé stessa e ha grandi potenzialità, ma c’è anche un’isola che soffre tantissimo ed è molto delusa dalla politica di questi ultimi anni. Certo c’è molto da fare e un governo forte avrebbe titolo per cambiare le cose.
Lagalla ha mantenuto un profilo laico, cercando un’intesa ampia che però sul terreno delle candidature sponsorizzate dai partiti, a destra, come a sinistra, ha faticato a decollare:“Il nostro movimento ha svolto e svolge il suo percorso in modo autonomo. Cogliamo l’interesse di una parte del centro ad affermare un’idea politica insieme a noi e non possiamo che esserne contenti. Accanto a questa disponibilità c’è una grande presenza di movimenti civici e di reti di cittadini. Ma siamo organici a un progetto non a un partito”
Adesso, i giochi vanno a concludersi. L’area di Cantiere popolare di Saverio Romano che su Lagalla non ha mai nascosto l’apprezzamento, rimane alla finestra su Musumeci, ma dovrebbe alla fine anche convergere sull’ex sottosegretario di Berlusconi.
In caso di possibile accordo, Lagalla potrebbe guidare l’assessorato alla Salute che ha già retto nel governo Cuffaro dal 2006 al 2008.
Oggi l’ex rettore palermitano dovrebbe avere un incontro operativo a Palermo con il suo movimento, ma i tempi per trovare un accordo si fanno stretti: “Ci interessa il riscontro di un progetto in cui trovino accoglienza le nostre tesi, non singole poltrone. Lavoriamo per ottenere un risultato che ci metta in condizione di svolgere il nostro ruolo al servizio dei siciliani”
Rimane da vedere con quale spazio e in che modo il leader di IdeaSicilia avrà modo di interagire con uno schieramento, quello di Musumeci, che oggi si presenta ai nastri di partenza, come uno dei candidati favoriti.