Al via i progetti del programma “Vita Indipendente” per aiutare e sostenere le persone affette da disabilità. La Giunta regionale, su richiesta dell’assessore della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Carmencita Mangano, ha approvato il cofinanziamento di 320 mila euro su un importo complessivo di 1 milione e 600 euro per la realizzazione di 16 interventi ognuno dei quali dal valore di 100 mila euro.
“I destinatari – ha detto l’assessore Mangano – sono persone disabili che, grazie a percorsi di studio e formazione o attraverso l’acquisto di strumenti specifici, possono mirare al recupero e quindi al reinserimento sociale. Con questi progetti vogliamo sperimentare un nuovo modello di assistenza che consenta a queste persone di essere più autonome e protagoniste della propria vita con pari diritti e pari opportunità”.
Intanto la Regione provvederà, nelle prossime settimane, a emanare le direttive per uniformare in tutta la Sicilia i criteri della compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali alle persone con disabilità. Infatti le leggi nazionali ed europee, nonché alcune sentenze del Tar di Catania e Palermo, prevedono che il costo alla compartecipazione delle persone con disabilità grave e non autosufficienti, che vivono in famiglia e che non sono in grado di costituire un proprio nucleo familiare, deve avvenire applicando il parametro Isee riferito solo all’eventuale reddito del beneficiario.
“Una norma spesso disattesa – continua l’assessore Mangano – che sta creando difficoltà ai disabili che spesso si vedono arrivare richieste di compartecipazione molto elevate. Le conseguenze di questa situazione portano molte persone a rinunciare all’assistenza, aggravando ulteriormente le condizioni di disagio, e comportano anche una riduzione della quantità del servizio con la messa in discussione di molti posti di lavoro. Abbiamo la necessità di fare chiarezza e di superare l’emergenza per dare risposte chiare e univoche in tutta la regione. Insediato il tavolo, siamo fiduciosi che, in brevissimo tempo, saranno definiti i nuovi criteri, tenendo conto delle soglie minime di esenzione, per garantire agli utenti e alle loro famiglie, servizi e equità sociale nel rispetto delle proprie disponibilità economiche”.
L’assessore Mangano insedierà il tavolo tecnico per impedire l’instaurarsi di situazioni di disparità di trattamento. Ai lavori parteciperanno i rappresentanti dell’Anci, delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e gli enti del terzo settore.
“Dopo 14 anni di stallo ripartirà il confronto sul costo della compartecipazione per l’assistenza domiciliare e aiuto domestico che, finora, sono stati spesso affidati alla libera interpretazione delle amministrazioni locali. E’ quindi necessario mettere ordine, impartendo precise disposizioni, affinché nessuno debba pagare somme indebitamente richieste e facendo vivere in un perenne stato d’ansia i destinatari di queste prestazioni”.