“Quando mi sono insediato in assessorato Agricoltura, poco meno di due anni fa, mi sono trovato a dover affrontare tre questioni scottanti che tenevano il mondo agricolo con il fiato sospeso: il biologico 2013 saltato per aria, stessa cosa per l’Expo, inoltre il Psr era l’emblema della lentezza. In un anno, più della metà dei fondi del Psr sono stati messi a bando, ed oggi, gran parte di quei problemi non ci sono più, ma il mondo agricolo ha davanti e sé nuove sfide da affrontare”.
L’ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici durante il consiglio regionale di Coldiretti che si è tenuto oggi a Palermo. “La Sicilia – ha aggiunto – può vantare un’agricoltura di grande qualità sempre più capace di guardare ai mercati esteri. Nella programmazione delle risorse comunitarie abbiamo impresso criteri nuovi per favorire l’agricoltura biologica, l’innovazione, l’aggregazione tra i produttori, la tracciabilità e i sistemi di certificazione della qualità. Sono orgoglioso dei risultai raggiunti: un miliardo e 50 milioni di euro di fondi europei del Psr e 200 milioni di risorse Ocm messi a bando, inoltre siamo la prima regione italiana per numero di bandi emessi sui fondi europei dedicati alla pesca”.
“C’è ancora tanta strada da fare, ad esempio sulla semplificazione amministrativa, per intervenire sullo snellimento delle procedure, molte delle quali oggi possono essere effettuate dai Caa e non più soltanto dall’amministrazione pubblica. E’ stata tracciata la strada, per chiunque arriverà dopo di me, di una riforma di sistema che intende dare all’agricoltura l’orgoglio di essere un pezzo importante dell’economia della nostra isola”, ha concluso.