“La Sicilia è una piattaforma logistica naturale del Mediterraneo e ha bisogno di un approccio integrato con una nuova rete delle infrastrutture soprattutto per il trasporto delle merci: in questa logica penso ad un potenziamento dei porti e ad un sistema ferroviario veloce. Ma le merci non possono certo fermarsi a Messina: il corridoio che porta in Europa passa attraverso la realizzazione del ponte che in quest’ottica diventa un’opera fondamentale e strategica“. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Siciliana Fabrizio Micari, intervenendo nel corso della registrazione di “Seconda Repubblica” la trasmissione dell’emittente televisiva TeleSud di Trapani (digitale terrestre canale 118 Sicilia occidentale).
Secondo il rettore dell’Università di Palermo, dunque, il collegamento fra la Sicilia e la Calabria è “fondamentale”. Anche i lettori de ilSicilia.it si erano espressi a favore dell’opera, nel nostro primo sondaggio. Ma è forse la prima volta che un esponente del centrosinistra si schiera a favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Immediata la risposta di Claudio Fava, anche lui candidato alla guida della Regione Sicilia: “Micari fa tre autogol: da candidato, da rettore e da ingegnere”. Così il candidato della sinistra. “Da ingegnere – argomenta Fava – perché Micari dovrebbe sapere l’infinita precarietà di questo progetto? Da rettore perché sa quanti studi ci sono stati nel tempo che hanno confermato l’insostenibilità economica dell’opera e da candidato. Perché dovrebbe conoscere i dati sulla velocità media dei treni in Sicilia? Ma lui sembra rimasto agli anni Sessanta“.