Buone notizie per i collaboratori scolastici impiegati presso le cooperative ex Lsu del Comune e della Provincia di Palermo. Dopo 20 anni di precariato, un altro importante passo in avanti è stato compiuto verso la loro stabilizzazione all’interno degli organici della scuola. È quanto emerge dal tavolo che si è tenuto martedì scorso a Roma presso la Direzione generale per le risorse umane e finanziarie del Ministero dell’Istruzione.
Erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario di Stato al Miur, Vito De Filippo, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Sicilia, Marco Anello, l’assessora alla scuola e al lavoro del Comune di Palermo, Giovanna Marano, e le rappresentanze sindacali di Cisl, Uil e Cobas.
Nel corso dell’incontro il sottosegretario De Filippo ha comunicato la formalizzazione, da parte della ministra Fedeli alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di una proposta di internalizzazione di questo personale. Si tratta di una quota di 350 posti, ad oggi accantonati come organico di diritto dei collaboratori scolastici per la provincia di Palermo, a partire dal prossimo anno scolastico. Un numero inferiore ai 519 lavoratori delle cooperative.
Per questo, si procederà ad una selezione sulla base di una serie di criteri che verranno individuati in una conferenza di servizi che verrà presto convocata dal Miur e alla quale prenderanno parte le altre amministrazioni coinvolte, ovvero il Comune di Palermo e la Regione Sicilia. Della graduatoria faranno parte anche i lavoratori non rientranti nella quota prevista dal Miur, per i quali tuttavia è stata garantita la stabilizzazione.
“Un passo avanti quello compiuto nel tavolo al Miur – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora Marano – che avvicina un percorso di stabilizzazione necessario a salvaguardare qualità del servizio e garanzie alle collaboratrici e ai collaboratori scolastici da anni coinvolti in questa vertenza”.
Per Danilo Borrelli, segretario generale UilTemp Palermo “serve l’approvazione della norma, ma le azioni e l’impegno de ministero vanno nella giusta direzione, utile a chiudere una esperienza di precariato ventennale”.