L’ufficio elettorale presso la Corte d’Appello di Palermo ha ricusato il listino regionale di Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana per il movimento “Noi siciliani-Sicilia libera e sovrana”. L’esclusione del listino fa decadere tutte le liste provinciali. Busalacchi annuncia che domani presenterà ricorso.
Secondo quanto si apprende dallo staff di Busalacchi, l’ufficio elettorale contesta la validità di circa 1.300 delle oltre 1.800 firme raccolte dal movimento ‘Noi siciliani’ a supporto del listino del presidente, cui sono collegate le liste provinciali. L’ufficio elettorale non avrebbe invece contestato le firme raccolte per la lista di Palermo. Con Busalacchi si erano schierati Lucia Pinsone, presidente del movimento “Vox Populi Voluntas Dei”, che alla luce dell’intesa aveva ritirato la propria candidatura alla presidenza della Regione siciliana, e Giuseppe Cipponeri, referente in Sicilia del “Popolo delle partite Iva-Autonomi e Lavoratori Uniti”.
Anche la lista del candidato Piera Lo Iacono è stata data tra quelle a rischio, ma i problemi paiono essere stati superati. Problemi con il numero di firme validamente raccolte e difficoltà legate più in generale alla documentazione presentata, le cause che sarebbero alla base dell’esclusione.
La possibilità di ricorrere è estesa, oltre che all’organo che ha adottato il provvedimento anche al Tribunale amministrativo regionale. Strada che è stata adottata e percorsa ad esempio dalla lista Micari a Messina esclusa, con Crocetta al momento rimasto fuori dalla corsa per un posto all’Ars.
Il ricorso al Tar però richiede tempi più dilatati, anche se relativamente brevi, e comporta un margine di manovra ristretto.