In Sicilia la percentuale di pazienti affetti da allergie si attesta al 30-35% della popolazione. Il 7% soffre di asma bronchiale e circa il 20% di disturbi a carico delle alte vie aeree e di congiuntivite. Le cause di queste manifestazioni sono da imputare nel 60% dei casi ai pollini di piante ed erbe e nel 40% a sensibilizzazioni allergiche agli acari della polvere e ai peli di animali. In Sicilia, tra i pollini quello della parietaria rappresenta la causa più frequente delle sensibilizzazioni (circa il 60% delle pollinosi), seguiti dal polline delle graminacee e dell’olivo. “Ancor di più in Sicilia – spiega Giuseppe Valenti, presidente regionale dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriale Ospedalieri –, l’allungamento delle stagioni polliniche ha determinato una produzione perenne dei pollini da parte della parietaria con un peggioramento ulteriore dei sintomi respiratori e della qualità di vita dei nostri pazienti”.
Da venerdì 13 a sabato 14 ottobre, a Palermo (Astoria Palace hotel), oltre 500 specialisti saranno a confronto per parlare di allergie e molto altro in occasione del Congresso nazionale dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriale Ospedalieri AAITO. Allergie, sia respiratorie che alimentari, in Italia colpiscono 15 milioni di persone. Eccessiva igienizzazione del nostro stile di vita, inquinamento, ritardo diagnostico, ma anche una costante banalizzazione dei sintomi, sono tra le principali cause di questo aumento che si prevede costante nel tempo. “Nonostante le allergie siano un argomento sempre più di attualità, c’è molta confusione, il che aggrava spesso i costi socio-economici di queste patologie – spiega Antonino Musarra, presidente dell’Assoc iazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriale Ospedalieri AAITO –. Il continuo peregrinare dei pazienti tra vari specialisti e figure non mediche, con conseguente ritardo della diagnosi, la mancata appropriatezza prescrittiva e l’inevitabile peggioramento della qualità della vita del paziente sono solo alcune delle conseguenze di questa confusione e banalizzazione, in un momento in cui è forte la richiesta di uno sforzo generale per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale”.
In autunno le allergie sono legate soprattutto alla presenza degli acari della polvere. Gli acari si nascondono nella polvere di casa (materassi e peluche, cuscini, mobili imbottiti, tappeti e moquette) e sono tra le principali cause di allergia negli spazi chiusi. In autunno, con la diminuzione delle temperature e l’accensione dei vari sistemi di riscaldamento, la loro mobilizzazione e concentrazione nell’ambiente domestico aumentano: è quindi fondamentale bonificare l’ambiente, cambiare le lenzuola tutte le settimane e lavarle almeno a 60°, eliminare tutti i possibili ricettacoli di polvere, utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiallergici. Anche le muffe, che diffondono nell’aria le loro spore in grande quantità e prosperano in ambienti umidi e poco arieggiati, sono responsabili dell’aumento degli episodi di crisi allergiche nei mesi autunno – invernali, a volte anche di notevole gravità.