L’ultimo weekend della manifestazione le “Vie dei tesori” che ha visto una particolare affluenza di visitatori, si concluderà con la notte bianca dell’Unesco e con l’apertura straordinaria (su prenotazione), sabato e domenica dalle 10 alle 17, della Banca d’Italia.
La banca sorge su un terreno che faceva parte del giardino annesso al palazzo del principe di Galati, Antonio De Spuches.
Nel 1920 la Banca acquista il terreno e affida il progetto all’architetto Salvatore Caronia Roberti, allievo di Ernesto Basile, e futuro progettista dell’adiacente Supercinema.
Dalle due rampe di scale si arriva alla sala del pubblico con gli sportelli bancari, al pianterreno e, salendo il monumentale scalone di marmo, alla sala consiliare al primo piano.
Il soffitto sembra in legno, ma in realtà è in stucco, unico esempio in città, mentre il pavimento è arricchito da una splendida copertura musiva alla veneziana.
Il locale è stato interamente ricostruito nel secondo dopoguerra: il 22 marzo 1943, infatti, gli aerei della 12 USAF/24 bombardavano la nave Volta, vascello carico di armi; l’esplosione fu tale da provocare una pioggia di detriti, compresa un’àncora di diversi quintali che si scagliò ad 800 metri dal porto e si conficcò nel tetto della Banca d’Italia, dove ancora si conserva il relitto.
Al primo piano, infine, si potrà ammirare anche una cassaforte del periodo napoleonico acquistata dalla Banca insieme alle tele di importati artisti siciliani.
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