Da un lato Ksm avvia il licenziamento di decine di lavoratori, dopo aver dichiarato l’esubero di 524 dipendenti, dall’altro “sembrerebbe ricorrere allo straordinario stante l’impossibilità di coprire, con l’attuale organico, i servizi”. Un comportamento incomprensibile per la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl, che hanno deciso di proclamare uno sciopero, in programma il prossimo 29 novembre, per protestare contro le scelte fatte dall’istituto di vigilanza di proprietà della famiglia Basile.
“Prosegue con modalità al quanto dubbie l’operato della Ksm”, dichiara Salvo Leonardi, segretario generale della Filcams Sicilia. “Graduatorie dei licenziabili anomale, uso sproporzionato di lavoro straordinario e una scarsa organizzazione del lavoro ci obbligano a proclamare la mobilitazione in tutta la Sicilia. Siamo determinati a portare la vertenza nelle aule dei tribunali”.
I lavoratori incroceranno le braccia dalle 9 alle 14 e si recheranno davanti la Prefettura di Palermo per un sit in e per essere ricevuti dal prefetto. Oltre al ricorso allo straordinario, per il quale le due organizzazioni hanno comunicato il blocco immediato, la vertenza è aggravata dalle presunte irregolarità segnalate dai lavoratori in merito alla formulazione della graduatoria da seguire per i licenziamenti. L’azienda, infatti, l’avrebbe stilata commettendo alcuni errori relativi all’attribuzione dei punteggi.
Inoltre, negli elenchi del personale in esubero, segnalano Filcams e Fisascat, risulterebbe inserito il personale che svolge i servizi fiduciari, non oggetto della suddetta procedura di licenziamento collettivo. Una situazione inaccettabile che inasprisce ancora di più lo scontro tra le parti che rischia di proseguire nei meandri della giustizia.