Forza Italia non molla la presa e prova a mettere nero su bianco il migliore accordo possibile per quanto riguarda la rappresentanza in giunta nel governo che, di qui a qualche giorno, Nello Musumeci andrà a varare.
Posto che sul nome di Miccichè come presidente dell’Ars pare ci siano pochi dubbi, rimane da capire se, i forzisti potranno rivendicare da 4 a 5 assessorati.
Oggi Musumeci potrebbe cominciare gli incontri con le delegazioni dei vari partiti del centrodestra, ma la settimana di pausa dentro Forza Italia è chiamata a diradare i dubbi e a sortire effetti di chiarezza ed elementi di sintesi oltre che di confronto.
Giuseppe Milazzo potrebbe esser il nuovo capogruppo all’Ars. Votato con successo nel capoluogo palermitano chiederà una visibilità più specifica, ormai al suo secondo mandato.
Secondo Marianna Caronia invece è tempo che una donna entri nell’ufficio di presidenza dell’Ars e non fa mistero di voler assumere questo ruolo.
Non fa salti di gioia invece Riccardo Savona, proposto nel ruolo di possibile presidente della commissione Bilancio. Ha già ricoperto in due legislature l’incarico in questione e vorrebbe fare altre esperienze.
Il rebus delle altre province invece non è ancora sciolto del tutto. Se Falcone è inamovibile e oscilla come assessore in pectore tra Agricoltura, Sanità e Infrastrutture, rimangono alte le quotazioni di Guiana a Trapani e Gallo Afflitto ad Agrigento. Su Messina Santi Formica conterebbe su un impegno assunto dai forzisti in campagna elettorale, mentre su Germanà ci sarebbero più dubbi che certezze. Meno in quota tra i papabili anche Orazio Ragusa.
La contrattazione che Forza Italia svilupperà con Musumeci nei prossimi giorni non può prescindere evidentemente dal peso delle deleghe.
Avendo già una rappresentanza di peso con Armao all’Economia, battitore libero, voluto da Berlusconi che non sarebbe da considerare in quota forzista, agli uomini di Miccichè toccherebbe uno degli assessorati tra Agricoltura, gradito anche ai centristi di Romano, e Sanità, mentre non sono in molti, anche tra gli altri partiti della coalizione a volersi intestare il rilancio della battaglia sui rifiuti in Sicilia.
Accanto a queste premesse poi c’è la partita del riordino interno di Forza Italia. Con Miccichè pronto ad assumere il ruolo di presidente dell’Ars, una battaglia che però con difficoltà si potrebbe chiudere già alla prima votazione, rimane in campo il problema di chi dovrà prendere il suo posto coordinando il partito nelle settimane che ormai separano il partito di Berlusconi dalle prossime elezioni politiche.
L’outsider che non si nasconde è Francesco Scoma, mentre non si escludono affiancamenti di nuovi personaggi, a supporto della squadra, provenienti dai territori. Un modo per valorizzare alcuni dei protagonisti delle ultime elezioni regionali.