Permane lo stato di agitazione dei 3.000 dipendenti part-time e Asu del Comune di Palermo, che chiedono all’Amministrazione comunale l’incremento delle ore di lavoro per tutti e la stabilizzazione dei 1.800 precari. Non è bastata la promessa fatta due settimane fa, all’indomani della manifestazione del 14 novembre, dai gruppi consiliari di rappresentare al sindaco la vertenza. I lavoratori chiedono impegni concreti e immediati.
La questione è stata discussa ufficialmente in Consiglio comunale nella seduta del 16 novembre scorso. Quasi tutti i consiglieri, seppur con argomentazioni diverse, hanno manifestato la necessità di affrontare le richieste poste insieme al sindaco Orlando, che probabilmente sarà audito il 6 dicembre prossimo a Sala delle Lapidi.
Nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno chiesto ed ottenuto una convocazione in Prefettura per la prossima settimana. La vertenza, scrivono, “oltre ad essere una emergenza sociale che si ripercuote su tutto il tessuto cittadino, è un problema gestionale che impatta negativamente sull’erogazione dei servizi resi alla cittadinanza”.
Alla luce del clima di incertezza che si respira i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione di tutto il personale part-time e Asu e hanno avviato le procedure normativamente necessarie per tutelare i lavoratori. Si preannunciano, quindi, settimane calde a Palazzo delle Aquile in questi ultimi scampoli d’autunno.