L’Associazione Capitale Messina scrive al governo regionale, a firma del suo vicepresidente Gianfranco Salmeri, per chiedere che Messina abbia la sua Zona Economica Speciale.
“Musumeci, appena eletto – sottolinea CapitaleMessina – si trova a dover affrontare le prime grane lasciate in eredità dal Governo Crocetta, tra queste la norma “bloccanomine”, che rischia di mandare a casa oltre mille precari dell’amministrazione regionale, e la deroga per l’uso delle discariche, che il Ministro dell’Ambiente ha autorizzato solo per 15 giorni, entro i quali la Regione Siciliana dovrà dare garanzie sulle scelte in merito agli impianti di termovalorizzazione e compostaggi”o.
“Mercoledì – prosegue Salmeri – una delegazione regionale, con a capo il presidente Musumeci ed il vice Armao, sarà a Roma per cercare di trovare soluzioni condivise col Governo nazionale. Ma, sempre mercoledì a Roma, c’è un altro appuntamento non meno importante per noi messinesi: nel pomeriggio si riunirà la Conferenza Unificata con al terzo punto dell’ordine del giorno il “Parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente l’istituzione delle zone economiche speciali (ZES)”.
“Il Governo con il cosiddetto “Decreto Sud”, convertito in legge il 3 agosto, ha introdotto le Zone Economiche Speciali, da istituire in aree del Mezzogiorno, destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative. La legge 123/17 prevede che si possano istituire al massimo due ZES per regione, e Messina quindi sarà quasi certamente esclusa a vantaggio di Catania-Augusta e Palermo, già indicate in più occasioni dal Governo come sedi delle future ZES in Sicilia. Il Decreto del Presidente del Consiglio, che è, come dicevamo, all’ordine del giorno in sede di Conferenza Unificata, detterà le “linee guida” per l’istituzione delle ZES, per cui è indispensabile che mercoledì vi sia la partecipazione forte ed autorevole del Governo siciliano, che si batta affinché anche Messina abbia la sua zona economica speciale”.
“È un obbligo morale – conclude CapitaleMessina – oltre che politico, nei riguardi dell’unica città metropolitana che, a causa delle scelte del Governo nazionale, rischia di perdere oltre che l’Autorità portuale anche l’occasione di sviluppo economico offerta dalla ZES. Siamo certi che l’esecutivo regionale, alla sua prima prova, dimostrerà di avere a cuore le ragioni dei messinesi”.