“Quanto è accaduto in questi giorni all’Assemblea regionale Siciliana all’interno del Partito Democratico lascia l’amaro in bocca ed umilia il popolo del Pd“. L’attacco arriva direttamente dall’esponente dem Giovanni Panepinto.
“In tanti abbiamo scelto di stare nel partito e soprattutto di restarci a prescindere dallo spettacolo indecoroso degli ultimi giorni. Nonostante le fatiche del segretario regionale Fausto Raciti, alla fine sono emersi una miriade di errori, senza soluzione di continuità, solo logiche personali e delle sottocorrenti. – aggiunge – Sussiste tra i segretari di circoli, amministratori comunali e dirigenti del Pd siciliano un senso di smarrimento ma anche la consapevolezza di avere il diritto ed il dovere di continuare una militanza ed anche una certezza che il Partito non è solo fatto da deputati”.
“Per i prossimi appuntamenti elettorali servono tutti i corpi del partito, tutto il suo capitale umano pur se messo a dura prova. Esiste – continua Panepinto – una parte di questo partito, non so se maggioranza o minoranza, che esclude una trasformazione genetica in ‘partito della nazione’, ma rifiuta comunque l’idea che il partito deve essere un perenne campo di battaglia del tutti contro tutti per dividersi ed accordarsi a secondo delle circostanze. Il capogruppo Giuseppe Lupo, vuole dare un segnale concreto, offra le proprie dimissioni. A chi ancora crede, e siamo in tanti, nella funzione storica di questo partito prima e dopo il 4 marzo al netto dei troppi errori commessi si confronti negli organismi di partito ne pretenda la convocazione per l’oggettiva necessita di non ridurre la forza del Pd siciliano ai minimi storici“, conclude.