“Vivremmo un posto migliore in cui vivere se tutti ci schierassimo per sostenere quello che la nostra testa, a volte il nostro cuore, ci dice che è giusto fare. Sono grato a quella comunità messinese che ha pensato a me, e a Franco De Domenico per avermi accolto. Vorrei che i talenti artistici della città non avessero come ‘palcoscenici’ obbligatoriamente traghetti, treno e aerei. La Cultura deve essere nuova: tutrice degli spazi urbani e dei beni comuni. Deve occuparsi della felicità dei cittadini”.
Così Christian Bisceglia, regista messinese noto a livello internazionale e che è stato scelto da De Domenico quale assessore della sua giunta. Cinquantaquattro anni, regista, autore, producer, sceneggiatore si è laureato in Giurisprudenza a Messina. I film da lui diretti hanno avuto riconoscimenti in tutto il mondo sia sotto il profilo dei critici che del successo di pubblico. L’ultimo, l’horror Cruel Peter ha come scenario proprio la città dello Stretto a testimonianza di un legame fortissimo con la sua Messina. Sposato con Paola Astone condivide con lei una famiglia allargata. Ama lo sport (pesistica e sport da contatto) e con Paola ha adottato quattro cani che hanno allargato il numero dei componenti della famiglia. Da sempre è tifoso del Messina.
“Mi ha stupito – al tempo stesso mi ha inorgoglito – che un gruppo di cittadini di Messina, al di fuori del mondo dei partiti, proponesse il mio nome come possibile assessore alla Cultura- scrive Bisceglia- Ho 54 anni, e ho sempre messo la mia indipendenza al timone di ogni scelta. Essere indipendente è per me forma e sostanza, è immagine e parola, è verità da ricercare anche attraverso la fantasia, come faccio nel mio lavoro. L’indipendenza che cerco ostinatamente di praticare fa di me un uomo da sempre impegnato politicamente. Mi sono sempre schierato, ma sempre per un rigore caratteriale, non ho mezze misure, dico quello che penso. Tutto questo credo faccia di me un uomo politico, come in fondo lo siamo tutti o tutti dovremmo esserlo. Ecco cosa ha fatto di me un uomo politico che mai si è schierato per un partito. Penso che la politica sia impegnarsi e mettere al servizio della comunità le proprie capacità, il proprio impegno, le esperienze, per generare altrui successi, per evitare agli altri di inciampare lì dove io sono inciampato. Per tutto questo mai avrei pensato che qualcuno, un giorno, mi avrebbe proposto un incarico politico”.
Bisceglia ringrazia De Domenico per averlo indicato come assessore in un settore, quello della cultura, nevralgico, importante, per risollevare Messina, per fare sì che almeno in ambito culturale non esistano periferie.
“Ritengo che la Cultura oggi debba necessariamente assumere una figura nuova: essere tutrice degli spazi urbani, dei beni comuni. Cosa sono le piazze, le strade, le aree più belle e quelle oggi dismesse e abbandonate se non il bene comune che può produrre riscatto, speranza e impegno, lavoro e felicità. Ecco la prima cosa della quale la cultura e tutta la nuova amministrazione della città deve dedicarsi: deve occuparsi della felicità dei cittadini, quella che ritroviamo solo quando abbiamo spazi decenti, puliti, funzionali, in cui esporre idee, che trovano esibizione e concretezza solo se generano opportunità, lavoro. Per mestiere ho girato il mondo, le persone più felici non le ho incontrate in luoghi astrattamente belli ma in luoghi belli che l’uomo ha saputo valorizzare, innanzitutto portando avanti la dignità della fatica quotidiana in cambio di un compenso: lavorare in ciò in cui ci sente portati, nel mio caso, come quello di centinaia di messinesi che conoscono, in ambito culturale. La Politica, non quella dei partiti, ma quella degli uomini, oggi ha il dovere di ricostruire questi Spazi, di ridisegnare il Corpo della Città, di riconsegnare ai cittadini la Bellezza della nostra città e farla vivere del lavoro delle persone, farla pulsare della loro gioia di esserci, di restare, di tornare. È il momento di avere coraggio per affermare i diritti e consapevolezza della fatica necessaria per affermarli e realizzare una città a misura di tutti. Per questo ho accettato: perché faccio parte di questa Comunità”