Una task force per i bandi di affidamento in gestione degli impianti sportivi, uno sportello unico come già c’è per le imprese, e ancora lo sport visto come veicolo di crescita, d’integrazione e di turismo.
In conferenza stampa questa mattina il candidato sindaco di Sicilia Vera, Federico Basile, insieme all’ex assessore (e adesso assessore designato allo sport) Francesco Gallo, ha illustrato le proposte inserite nel programma. Accanto a loro anche Francesco Giorgio, dirigente sportivo e Antonio D’Arrigo, esperto d’impiantistica che lo sport e le problematiche e criticità connesse le vivono sulla pelle da anni.
“Pensiamo ad una cabina di regia che punti sulle competenze di chi con lo sport ha vissuto e continua a vivere- commenta Basile– Sicuramente rilanceremo la consulta dello sport che deve essere visto come elemento di sviluppo e perché no, anche come strumento per fare turismo. Io sono uno sportivo e intendo dedicare energie e risorse finanziarie e umane adeguate al momento storico che sta iniziando che deve essere quello del rilancio dello sport a Messina non solo a livello agonistico ma soprattutto amatoriale, diventando veicolo di crescita sul piano economico, sociale e turistico”.
Tra le priorità programmatiche la necessità di avviare sinergie con tutti gli attori del territorio che a vario titolo si occupano di sport per promuovere la pratica sportiva. Al centro gli impianti sportivi con attenzione al Polo sportivo San Filippo, lo Stadio Celeste oltre alla realizzazione di nuovi impianti per lo sport di base con riferimento in particolare alle aree liberate dal risanamento e la riqualificazione delle palestre scolastiche per un loro utilizzo più intensivo da parte delle associazioni sportive cittadine.
I nodi principali sono quelli relativi agli impianti che secondo il censimento effettuato sono circa 38 e necessitano d’interventi forti per essere messi a norma e valorizzati.
“Mi sono insediato nell’agosto del 2020 come assessore- ha raccontato Francesco Gallo assessore designato allo sport- Ebbene, ho trovato una situazione molto simile a quella del 2007 quando sono stato assessore allo sport. Alcuni problemi, che magari risalivano al 2003 sono stati risolti, ma il nodo delle esternalizzazioni è sempre rimasto. Abbiamo lavorato tanto su questo fronte, però se per fare un bando passano sei mesi, un anno, la situazione si complica, per questo serve un potenziamento degli uffici tecnici”.
I ritardi pesano enormemente e proprio per questo secondo quanto spiega l’ex assessore Gallo l’idea è quella di creare una task force che lavori proprio sui bandi sotto il profilo amministrativo per supportare gli uffici di Palazzo Zanca e ridurre tempi biblici.
“Il lavoro svolto per favorire in maniera efficace l’esternalizzazione della gestione degli impianti- ha spiegato Francesco Gallo– ha riscontrato infatti qualche ritardo nei tempi di attuazione per la lentezza della macchina amministrativa. Ciò non sminuisce l’importanza di aver ottenuto oltre sei milioni di euro di finanziamenti e di aver sostenuto le società sportive messinesi in un periodo reso ancora più difficile dall’emergenza covid.”
La voce delle associazioni e di quanti da anni provano a dare forza allo sport è stata espressa da Francesco Giorgio. “Servirebbe uno sportello unico. Basti pensare che per ogni evento le autorizzazioni da chiedere in più uffici sono tantissime. E se per le manifestazioni nazionali come il Giro d’Italia gli organizzatori si dividono i compiti, pensate le difficoltà che affronta la piccola associazione o società che vuol programmare un evento locale. Le difficoltà burocratiche sono enormi, per questo servirebbe un unico sportello come avviene per le imprese”.
Giorgio ha poi sottolineato la valenza sociale dello sport amatoriale e come sia indispensabile legare le politiche del territorio al settore ed a quanti operano sul campo. “Se si utilizzano i vaucher ad esempio- ha continuato Giorgio– si raddoppia il risultato, perché si va incontro a chi ha disagio economico, ma nel contempo si valorizzano persone, li si tolgono dalla strada e si sostengono le associazioni. Ma quando parlo di valenza sociale penso anche allo sport per gli anziani o per i diversamente abili”.
Infine è fondamentale la formazione dei dirigenti sportivi, soprattutto in vista dell’entrata in vigore della normativa sul lavoro sportivo che assimila il settore a tutte le altre imprese.
Antonio D’Arrigo (Ambiente Stadyum) ha acceso i riflettori sulla situazione degli impianti. “Lo sport si può fare solo se gli impianti ci sono e funzionano. Ma ad esempio sono rimasto basito nel sentire che dei 6 milioni di euro del Pnrr per il settore a Messina, quasi quattro milioni sono destinati alla pista di pattinaggio. Distribuendo i 6 milioni tra tutti gli impianti di Messina saremmo davvero in grado di fare tantissimo. Io dico, pensiamo al San Filippo e al Celeste, tenendo in considerazione il fatto che il Messina è una risorsa e va supportata. Potenziamo la task force che si occupa di progetti, interveniamo sulle palestre, sugli impianti. Noi siamo una mosca bianca, abbiamo investito, abbiamo fatto tanto e lo abbiamo fatto da soli. Soprattutto bisogna partire dall’esempio virtuoso dell’impianto di Bisconte per sostenere e coadiuvare tutte le società sportive che sono o saranno impegnate nella gestione di impianti sportivi”