La protesta dei lavoratori regionali è contro il mancato utilizzo dei fondi già stanziati e che i sindacati autonomi rivendicano siano utilizzati per la riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale della Regione Siciliana, delle partecipate e degli enti collegati.
“I lavoratori sono stanchi di non essere riconosciuti dal governo regionale per il ruolo svolto – dicono Dario Matranga e Marcello Minio (Cobas-Codir), Fulvio Pantano (Sadirs) e Angelo Lo Curto (Siad-Csa-Cisal) – Dopo avere rifiutato la proposta di rinnovo del contratto avanzata dal governo regionale perché non teneva in considerazione la possibilità di un nuovo modello organizzativo che comprenda la riclassificazione e riqualificazione del personale, abbiamo voluto dare voce alla protesta.
È indispensabile rendere efficiente la macchina amministrativa a vantaggio di tutti i siciliani. I fondi ci sono e sono già stanziati, la politica deve svegliarsi affinchè tutte le somme in bilancio siano utilizzate per il nuovo ordinamento professionale; solo così il rinnovo contrattuale potrà essere firmato entro giugno. Le nostre organizzazioni sindacali rappresentano oltre il 60% dei lavoratori e non accetteranno compromessi al ribasso”.