La formula giusta, per Cristina Cannistrà, 26 anni d’impegno nei servizi sociali, da 4 anni consigliera comunale per il M5S e adesso assessora designata da De Domenico sindaco, è “welfare di prossimità”.
In conferenza stampa con “vista mare” al parco Ranieri, la consigliera comunale uscente ha illustrato quelle che saranno le linee che intende seguire in caso di elezione della coalizione di centrosinistra.
“Dobbiamo tenere conto del contesto e della territorialità dei bisogni- ha spiegato Cristina Cannistrà– Finora i servizi sono stati erogati secondo un criterio assistenzialista. Io invece penso a due percorsi paralleli. Il primo è quello del livello essenziale di assistenza gestito da Messina social city. Sono dell’idea che nessun progetto debba essere azzerato e che si debba seguire un percorso di continuità. Ma dobbiamo affiancare un altro percorso parallelo, che è quello del terzo settore”.
La riforma infatti, applicata dal 2017, prevede forme di co-progettazione tra pubblico e associazioni che operano nell’ambito appunto del terzo settore.
“Dobbiamo intervenire in ottica sistemica- prosegue Cannistrà– ma servono figure professionali e dati. Il dipartimento servizi sociali ha grandi carenze d’organico. Invece serve un assistente sociale ogni 5 mila abitanti. Serve poi un elenco pubblico accreditato nel quale inserire le associazioni e gli enti che operano nel terzo settore se vogliamo davvero creare sinergie. Dobbiamo mettere a confronto anche le associazioni tra di loro, perché oggi non si ha neanche contezza di quante siano e di come possano interagire. Insieme si fa la lettura dei bisogni, insieme si programma, insieme si realizza”.
Altro tema fondamentale è quello del decentramento con uno sportello che si occupi dei servizi sociali nelle circoscrizioni. E’ importante la vicinanza con i cittadini.
Ad aprire la conferenza stampa è stata Valentina Zafarana, deputata Ars e designata vicesindaca che ha sottolineato l’importanza del potenziamento del welfare anche tenendo in considerazione le risorse del Pnrr. Messina purtroppo, solo per fare un esmpio, ha un tasso di dispersione scolastica altissimo.
Collegato da remoto poiché colpito da covid il candidato sindaco Franco De Domenico ha evidenziato la necessità di avviare anche “strumenti di valutazione dei servizi da parte dell’utenza e della cittadinanza”.
Proprio per l’importanza che assume un diverso modo d’intendere il decentramento sono intervenuti in conferenza stampa i tre candidati alle presidenze dei quartieri: Matteo Grasso (quarta municipalità), Alessandro Geraci (terza municipalità): “Sono consigliere di circoscrizione uscente e vi dico che sono stati 4 anni complessi. Dalle circoscrizioni le nostre istanze arrivavano alla porta dell’assessore di turno e lì restavano in attesa della decisione. Invece occorre decentrare risorse e capacità d’intervento immediato. I quartieri sono un front office. Il 12 giugno si decide se lasciare il potere nelle mani di uno solo o puntare su una squadra”.
Giulio Fragale è candidato presidente per la quinta circoscrizione ed ha voluto sottolineare l’importanza di servizi sociali presenti nei territori più fragili e meno attenzionati: “Queste battaglie sono anche le nostre, sto pensando ad esempio ai giovani colpiti anche indirettamente dalla pandemia, alle famiglie ed a quanti rischiano di restare indietro”