Potenziare i servizi sociali, puntare sul tempo pieno e non dimenticare di fare rete nelle circoscrizioni. E nel frattempo portare le idee ed i programmi attraverso un camper “personalizzato” che farà il giro delle diverse zone di Messina nell’ultima settimana di campagna elettorale.
E’ quanto spiega il candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico presentando Alessandra Minniti, assessora designata con delega alla Scuola.
“Alessandra Minniti è una professionista del settore di primo piano, da tantissimo tempo impegnata nel sociale e dirige uno degli istituti comprensivi tra quelli cosiddetti a rischio- ha detto De Domenico- Uno dei nostri impegni del programma è l’inclusione sociale, che non può prescindere da un sistema scuola diverso rispetto quello attuale. Messina è una delle città con il più alto tasso di dispersione scolastica in Italia ed è una realtà dove l’edilizia scolastica è carente e ciò si riflette sulla sicurezza degli edifici stessi”.
De Domenico inoltre ha evidenziato come durante la pandemia si sia accentuato il divario sociale per molti studenti che non hanno avuto a lungo accesso all’istruzione nonostante gli aiuti statali, che non sono stati trasformati in aiuti per le scuole e per le famiglie, accentuando il divario economico e l’accesso ai mezzi della conoscenza.
“Il nostro obiettivo è essere attenti alla dispersione scolastica, ci attiveremo su questo fronte con tutte le possibilità e gli strumenti a nostra disposizione- ha concluso il candidato del centrosinistra-Puntiamo poi alla diffusione del tempo pieno, vero motore di sviluppo della scuola e in grado di ridurre le disuguaglianze. Con le competenze e l’entusiasmo della professoressa Minniti possiamo fare molto per migliorare il settore e pensare una scuola aperta al territorio, inserisca anche nel più ampio processo di decentramento”.
Alessandra Minniti è entrata nei dettagli dell’idea Scuola per Messina. “La scuola è presidio di inclusione, di legalità e di conoscenza – ha ricordato – ma soprattutto è luogo nel quale si può creare quella saldatura istituto, territorio, terzo settore, tutte quella associazioni e movimenti che vogliono entrare nelle scuole e ‘trovarle aperte’, per intervenire e contribuire ai tanti problemi sociali che abbiamo illustrato”.
Il primo modo per realizzare questi interventi ha sottolineato la Minniti è costruire un network, fare reti orizzontali all’interno dei quartieri, stipulare accordi e convenzioni tra scuola, circoscrizioni, associazioni del terzo settore, movimenti, parrocchie per consentire che, all’interno delle scuole e nel territorio della circoscrizione si realizzino tutte quelle attività che abbiano un risultato di natura formativo e culturale per gli studenti che vivono quel quartiere.
“Tutto questo è pensato anche nell’ottica educativa degli adulti, perché – ha sottolineato l’assessora designata – sono gli adulti che devono cambiare la loro mentalità. Pensiamo a delle scuole aperte come hub di entrate e uscite di popolazioni, biblioteche, musica, concerti. Pensiamo a convenzioni con imprenditori culturali; guardo alla realtà delle piccole case editrici, ipotizzo la riorganizzazione del ‘SabirFest’ pensato ai tempi dell’assessore Federico Alagna. Ci sono delle realtà, delle energie in questa città che bisogna recuperare e con le quali bisogna tornare a relazionarsi. Mettere insieme le sinergie di Comune, scuole e imprenditoria privata e non tralasciare l’importanza dei progetti e attività di alternanza scuola lavoro”.