Un plastico di cartapesta e materiali da riciclo che rappresenta la Sicilia con le sue principali città e bellezze monumentali, interamente realizzato dai ragazzi con disabilità fisiche e cognitive del Centro socio educativo “La Gabbianella” di Palermo, è stato donato al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, durante un incontro al Palazzo Orléans.
Il plastico è stato realizzato nell’ambito del progetto “Sicilia Terra Nostra”, ideato dall’equipe e dallo staff operativo dell’associazione del Terzo Settore A.Fa.Di. – Associazione Famiglie di Disabili, finanziato con fondi della tabella H, per far conoscere ai ragazzi il territorio siciliano e le sue tradizioni.
Il presidente ha ringraziato la delegazione per l’omaggio ricevuto, «non solo per l’impegno che ognuno degli operatori riesce a mettere in questa attività di recupero, dedizione ed esaltazione delle capacità di ogni singolo ragazzo, ma anche per aver pensato al tema della Sicilia, che diventa così un’esperienza identitaria e stimola il senso di appartenenza, accompagnata anche dalla visita nei siti più significativi». Musumeci ha accolto anche l’invito della presidente a visitare presto la struttura del Centro socio educativo.
«Realizzare il plastico è servito ai ragazzi dell’associazione A.Fa.Di per concretizzare le loro conoscenze del territorio siciliano oltre che per ampliare le loro abilità manipolative e creative, e promuovere lo spirito collaborativo e di gruppo», ha sottolineato Marilina Munna, presidente dell’associazione nata nel 1992.
I ragazzi sono stati impegnati nella costruzione dei manufatti storici e culturali delle nove province realizzati con materiali ecosostenibili, all’interno del laboratorio creativo della struttura ricavata da un bene confiscato alla mafia nel quartiere Pagliarelli. Il progetto, ancora in itinere, prevede anche tappe periodiche di visita da parte dei ragazzi nei luoghi rappresentati dal plastico e si concluderà con una rappresentazione teatrale svolta dai ragazzi che metteranno in scena la leggenda di Colapesce.