“La buona politica secondo me deve occuparsi prioritariamente di due cose: sanità e sicurezza. Ed io mi sono dedicata con grande attenzione a questi due settori. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e purtroppo c’è ancora tanto da fare. Uno dei motivi per la mia ricandidatura è perché voglio continuare a fare molto di più per la situazione della sanità in Sicilia ed a Messina”.
Elvira Amata è al primo mandato all’Ars. Candidata in Fratelli d’Italia, eletta nel listino di Musumeci, dal gennaio del 2020 è capogruppo all’Ars dei meloniani. Ed ha già stampato i fac simile per la campagna elettorale.
“Sia chiaro, per me il candidato alla Presidenza della Regione era, è e sarà Nello Musumeci. Quanto a me è stata una bellissima esperienza anche come capogruppo perché mi ha consentito di lavorare tantissimo per tutta la Sicilia e non soltanto per la provincia di Messina”.
Da componente della Commissione Ars sanità ha affrontato tutte le criticità del settore non soltanto nel periodo terribile della pandemia ma con continuità, approfondendo le varie carenze ed emergenze. In quasi 5 anni si è occupata delle singole realtà segnalando anomalie, criticità, possibilità di soluzioni.
“Ci sono tantissimi cambiamenti da fare. Ad esempio la rete ospedaliera attualmente è diventata obsoleta, deve tenere in maggiore considerazione fattori legati all’orografia, alla specificità dei luoghi, alla popolazione. Faccio un altro esempio. Prendiamo la normativa che dispone la chiusura dei punti nascita là dove si registrano meno di 500 parti l’anno. Non è possibile applicare una cosa simile. Ci sono zone che sono difficilmente raggiungibili non puoi privarle di punti nascita perché magari nascono 400 bambini l’anno, oppure sono penalizzate dal calo demografico. Si devono modificare alcuni principi cardine e renderli più attinenti alle esigenze del territorio”.
Elvira Amata fa riferimento anche ad una maggiore tra pubblico e privato convenzionato, prendendo ad esempio l’intesa tra il Giglio di Cefalù e l’ospedale di Mistretta che stava rischiando di chiudere.
“E’ stata una collaborazione che ha funzionato, ha evitato la chiusura di un presidio in una zona che rischiava di restava scoperta, ha arricchito l’Asp ed è stato un beneficio per i cittadini. Queste sinergie sono da prendere come modello. Pubblico e privato convenzionato possono lavorare insieme per il bene dei cittadini”
La capogruppo di FdI risulta prima firmataria in ddl, 29 interrogazioni, 3 interpellanze, 4 mozioni, 16 ordini del giorno, e cofirmataria in 27 ddl, 6 interrogazioni, 1 interpellanza, 33 mozioni, 50 ordini del giorno.
“C’è poi la tematica della sicurezza alla quale tengo tantissimo. Non dimentico mai la tragedia di Giampilieri e quanto sia fondamentale la tutela del territorio. Nella nostra provincia ci sono tantissime zone fragili e a rischio. Vi sono comunità che dipendono da una sola strada di collegamento……”.
La deputata messinese si dice soddisfatta anche del lavoro fatto in occasione delle Finanziarie di volta in volta approvate.
“In pandemia come partito siamo riusciti a fare approvare norme importante come quelle per florovivaisti e fiorai, o per le piccole e medie imprese. Più di recente le somme per l’acquisto delle parrucche alle donne che sono pazienti oncologiche. Abbiamo sempre portato avanti in Finanziaria norme collettive che riguardano tutti e non singole realtà”.
Elvira Amata ha inoltre presieduto la Commissione speciale che si è occupata dello Statuto della Regione Siciliana e di tematiche come l’insularità.
“Non mi sono mai fermata. In queste ultime settimane stiamo affrontando il problema che riguarda le mancate proroghe agli operatori Covid dell’emergenza, fatto avvenuto solo all’Asp di Messina…. Insomma c’è da tanto ancora da fare. Registro con soddisfazione quanto abbiamo fatto per il 118, grazie alla piena disponibilità dell’assessore Razza. Ebbene il contratto non veniva rinnovato da 15 anni, e questo è un danno non solo perché mancano medici nel servizio ma anche perché i giovani hanno smesso di sceglierlo proprio perché meno preferibile rispetto ad altri ambiti. Con il rinnovo del contratto, grazie all’assessore Razza, sicuramente andare a lavorare al 118 sarà per molti una meta ambita e risolveremo criticità enormi per il servizio. Insomma, io sono certa che posso dire a testa alta d’aver lavorato tantissimo e di essere pronta a ricandidarmi per continuare questo percorso”.