C’è aria di crisi d’identità politica, e la fuga dal Movimento 5 Stelle dei dissidenti è iniziata da tempo, tanto è vero che molti di loro si sono già posizionati tra i vari partiti politici, sparpagliati tra i banchi di maggioranza ed opposizione. E un ipotetico ex grillino potrebbe essere proprio Giancarlo Cancelleri, esponente di spicco del movimento di Beppe Grillo, attualmente Sottosegretario di Stato del Mit nel governo Draghi.
Dopo le parole di Vito Crimi che non sa se rimanere nel M5S, e quelle spronanti di Alessandro Di Battista, per cui “sarebbe doverosa una votazione sulla permanenza o meno del M5S nel governo dell’assembramento”, il pensiero di fare le valige si fa forte anche per Cancelleri, dopo le polemiche che vedono Beppe Grillo e Giuseppe Conte protagonisti della rottura politica del movimento pentastellato. Ma lo spiega in lungo post su Facebook Giancarlo Cancelleri.
“Certamente non sarò io a proporre soluzioni, tuttavia in qualità di membro del Comitato di Garanzia sono chiamato ad analizzare la vicenda venutasi a creare nel Movimento 5 Stelle. Prendo atto della decisione del Garante Beppe Grillo che, attenendosi alle sue prerogative, ha chiesto di mettere in votazione la formazione del Comitato direttivo che era stato scelto durante gli Stati generali da parte degli iscritti”, ha detto il Sottosegretario del Mit, Giancarlo Cancelleri.
“Nell’ambito delle nostre funzioni abbiamo subito precisato al Garante che deve farci pervenire una richiesta formale per attivare tutte le procedure necessarie per tale votazione precisando che non ci sono margini perché il voto possa avvenire sulla piattaforma Rousseau alla quale è inibito il trattamento di quei dati, proprio come ordinato dal Garante della Privacy”, ha specificato Cancelleri.
“Sul piano politico rimango molto perplesso per come sia precipitata la situazione, non sono assolutamente d’accordo con Beppe perché si è persa una grande occasione che mi sollecita ad ulteriori riflessioni. Manterrò le mie funzioni per il tempo utile a consentire gli adempimenti necessari allo svolgimento delle prossime consultazioni, dopodiché rassegnerò le mie dimissioni dal Comitato di Garanzia”.
“Ovviamente in queste ore è d’obbligo pure una valutazione sulla mia permanenza all’interno del Movimento 5 stelle, ho contribuito assieme a tanti alla nascita di questo progetto nel quale oggi trovo difficolta a riconoscermi.
Il M5S ha bisogno di evolversi, di maturare per meglio rappresentare i tanti milioni di cittadini che ci hanno dato la loro fiducia e che ancora vorrebbero sostenerci”.
“Senza voler polemizzare con Beppe, se non siamo pronti a cambiare idea vuol dire che non siamo pronti a cambiare nulla e in questo quadro di cose la mia permanenza è esclusa. Sto valutando il mio impegno all’interno del M5S e analizzando ciò che è accaduto, oggi non ci sono più le condizioni per potere coniugare la realtà del M5S e Giuseppe Conte finendo in un vicolo cieco e con l’unica prospettiva di un ritorno al passato ormai davvero anacronistico”.