“Non siamo abusivi”. A parlare è il padre della donna che gestisce il chiosco di via Maqueda ad angolo con via Venezia, a Palermo, che martedì pomeriggio è stato posto sotto sequestro dalla polizia municipale.
“Ci siamo affidati a tecnici per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie – dice l’uomo –, ma a quanto pare alcune di queste, che riguardano in particolare l’occupazione del suolo pubblico e la licenza per la vendita di alcoolici, non erano state rilasciate, contrariamente a quanto ci avevano detto loro. Avevamo presentato la Sciap, abbiamo pagato le accise doganali, ci è stato detto che il Suap aveva dato la sua approvazione. E, invece, non era così. Per il resto, però – ci tiene a precisare –, abbiamo l’autorizzazione alla vendita di altre bevande e snack e domani mattina alle 9 porteremo tutta la documentazione al comandante della polizia municipale per risolvere la situazione. Intanto, abbiamo dato mandato ad un nuovo tecnico per metterci in regola da tutti i punti di vista”.