“Le oltre centomila firme raccolte per i referendum sulla Giustizia nel fine settimana, grazie ai gazebo della Lega, sono la dimostrazione che gli italiani vogliono un profondo cambiamento del sistema giudiziario, non più rinviabile”.
A sottolinearlo è Alberto Samonà (Lega), assessore dei Beni culturali della Regione Siciliana, che commenta così il successo del primo weekend in cui si sono i potuti firmare i sei quesiti referendari.
“È necessaria una profonda riforma della giustizia – osserva Samonà – che porti a un radicale cambiamento del Csm, ma che preveda anche la responsabilità diretta dei magistrati e la loro equa valutazione, la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, che ponga limiti agli abusi della custodia cautelare e che tuteli maggiormente sindaci, amministratori e chi fa il proprio dovere. Serve una Giustizia giusta e un equo processo per tutti: chi sbaglia paga”.