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Due imprenditori arrestati per bancarotta fraudolenta e sequestri per 4 milioni di euro per il caso del villaggio incompiuto a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa.
Su delega della procura di Palermo, i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo – con la collaborazione dei colleghi di Firenze, Prato e Viareggio – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del capoluogo siciliano nei confronti di Simone Mazzanti 53 anni, destinatario di custodia cautelare in carcere, e Michele Giambra, sottoposto agli arresti domiciliari, nella loro veste, rispettivamente di amministratori di diritto e di fatto della societa’ Capopassero srl, attiva nel settore delle costruzioni immobiliari, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo il 27 gennaio 2020. Contestualmente, le Fiamme Gialle palermitane hanno provveduto all’esecuzione del sequestro preventivo.
Le indagini, condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Capitali, sono state avviate a seguito della dichiarazione di fallimento della societa’, impegnata negli ultimi anni in un progetto per la realizzazione di un importante complesso residenziale a Portopalo di Capo Passero, facendo luce sul complesso sistema di societa’, pensato e realizzato sotto la regia del Giambra, gia’ arrestato e condannato in passato per altri fatti di bancarotta.
Il piano, portato a termine con il concorso dei piu’ stretti familiari, ha permesso la distrazione di somme di denaro per oltre 4,3 milioni di euro, erogate alla societa’ fallita a titolo di indennita’ espropriativa, in danno dei creditori verso i quali l’impresa ha accumulato un ingente passivo fallimentare allo stato quantificato in almeno 3 milioni di euro. Il progetto di realizzazione del complesso residenziale siracusano non e’ stato portato a termine lasciando gli scheletri delle strutture incompiuti a sfondo dei suggestivi paesaggi a vocazione turistica.