Continuano a chiedere, senza risposta, un incontro con il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, i membri del comitato Esistono i diritti, per accelerare la nomina del Garante Comunale per i diritti delle persone detenute.
Dopo oltre un anno di sollecitazioni, a gennaio 2022 l’ultimo appello all’allora sindaco Leoluca Orlando, che porta alla pubblicazione del bando il primo febbraio, con scadenza 4 marzo. Poi, il nulla. Tra la fine della vecchia amministrazione e l’insediamento della nuova Giunta, l’argomento è passato in secondo piano.
“Con non poche difficoltà, grazie anche all’iniziativa del comitato Fuori ma dentro il palazzo, siamo riusciti a fare approvare dalla VII commissione il regolamento per i diritti delle persone detenute – spiega il co-presidente di Esistono i diritti, Gaetano D’Amico –. Il sindaco Orlando, però, prima di lasciare, non ha proceduto alla nomina. L’assessore Antonella Tirrito ha mostrato la sua sensibilità ai molti risvolti del tema, ma ha ribadito che la nomina spetta a Lagalla, non al consiglio comunale. E deve essere fatta con urgenza”, conclude.
Intanto, nei primi nove mesi del 2022 sono già quattro i suicidi di detenuti. Gli ultimi due, recenti, sono di un uomo straniero di 36 anni nel carcere maresciallo Di Bona, ex Ucciardone, e di Roberto Pasquale Vitale, un giovane di 29 anni figlio di un ex poliziotto. Entrambi morti dopo alcuni giorni di agonia per aver tentato di togliersi la vita utilizzando le lenzuola in dotazione.
Quattro uomini dimenticati dalla società. Il doppio rispetto al 2021, mentre nel 2020, complice anche il panico scatenato per l’isolamento da pandemia, erano stati cinque in 12 mesi.
L’amministrazione comunale fa sapere che “si impegnerà a esaminare quanto prima il bando per vedere a che punto è questa nomina del garante”.