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dopo l'incontro di martedì 15 novembre

Palermo, dipendenti ex-Lsu: tra due settimane prime risposte dal Comune

giovedì 17 Novembre 2022

Intende utilizzare tutte le risorse disponibili, compreso il turnover, per tutto il personale il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che martedì pomeriggio ha incontrato una delegazione della sigla sindacale Usb insieme all’assessore al Personale, Dario Falzone, e al segretario generale Raimondo Liotta.

Un cambio di rotta radicale che rompe con il modus operandi del passato”, scrivono in una nota Marina Pagano, delegata, e Antonio Di Carlo, dirigente, del sindacato di base Usb Funzioni localiL’orientamento dell’amministrazione è assolutamente in linea con quanto da noi sempre richiesto, ovvero risolvere i contratti definitivamente entro il 2023 in due momenti: primo step nel 2022, secondo step nel 2023”.

Per quanto riguarda l’anno in corso, il sindacato ricorda che “Si sta cercando di reperire letteralmente in ogni angolo risorse libere da potere utilizzare entro dicembre, per non perderle. Queste risorse saranno investite per l’allineamento di tutto il personale al massimo delle ore settimanali dei part-time e per la stabilizzazione degli Lsu”.

Con le risorse attualmente disponibili probabilmente si potrà raggiungere un monte orario di circa 28/30 ore settimanali. Usb chiede di poterlo aumentare “visto che ha registrato che ci sono altre risorse libere”. Andrà verificata la quantità di risorse del fondo strutturale dei 55 milioni che può essere utilizzata a questo scopo.

Secondo quanto dichiarato dall’Usb, Lagalla si è anche “impegnato a contrattualizzare il bacino degli Lsu entro dicembre 2022. I contratti saranno a tempo ridotto e garantiranno la stessa retribuzione”. In attesa della chiusura del bilancio, l’amministrazione sta studiando come strutturare le ore lavorative settimanali rispetto alla retribuzione mensile Asu.

In merito alla conclusione dei contratti part-time entro il 2023 – scrive ancora l’Usb -, il sindaco ha comunicato che ha già avviato le interlocuzioni col Governo per riuscire a garantire la copertura finanziaria e le deroghe normative del caso”.

L’obiettivo è trasformare i contratti da tempo ridotto in contratti a tempo pieno, se verrà verificata la fattibilità. Secondo il sindacato, infatti, “Gli assi di finanziamento del settore Cittadinanza sociale e della Pubblica istruzione assorbiranno la spesa per la trasformazione dei contratti in full time dei dipendenti che insistono sulle due aree. Ciò permetterà di alleggerire la copertura finanziaria per il restante bacino dei part-time”.

Il sindaco ha chiesto di aspettare due settimane per appurare quanto da noi sostenuto – scrivono ancora Pagano e Di Carlo -, chiudere i bilanci indispensabili per la fattibilità delle operazioni e decidere la strategia definitiva per risolvere tutte le problematiche contrattuali. La nostra analisi critica, introdotta e sostenuta su base documentale, ha messo in discussione strategie ormai consolidate nel tempo. In attesa delle due settimane si sta collaborando per verificare le informazioni al fine di garantire al meglio i lavoratori. È un cambio di passo importante – concludono – che adesso dovrà essere suggellato da fatti concreti, ciò di cui tutti i lavoratori hanno estremamente bisogno”.

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