L’esercito russo ha lanciato questa mattina un attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia (sud) colpendo infrastrutture ed edifici residenziali: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform.
“L’occupante ha attaccato il centro regionale con dei missili. Gli obiettivi del nemico erano infrastrutture”, ha scritto Starukh su Telegram, aggiungendo che sono state udite diverse esplosioni e che “edifici residenziali sono stati distrutti in città. In seguito agli attacchi nemici – ha sottolineato – sono scoppiati incendi. Il numero esatto delle vittime non è ancora noto”.
Le forze russe hanno inoltre colpito nella notte un’infrastruttura nel distretto Osnovyanskyi di Kharkiv (nord-est), a quanto reso noto dal sindaco della città, Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Sul luogo è scoppiato un incendio, ha aggiunto Terekhov sottolineando che al momento non si hanno notizie di feriti o vittime.
Dalle unità di difesa aerea ucraine sono stati invece abbattuti sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv. Lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. Il comando ha sottolineato che “il nemico ha intensificato la ricognizione aerea”.
Nel suo discorso di ieri sera, intanto, il presidente ucraino Zelensky ha sostenuto che non importa quali armi la Russia possa trovare, perché ‘ha già perso’. “Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra”, ha proseguito.