Si è costituito presentandosi nel carcere di Siracusa Cristian Buffardeci, 46 anni, sfuggito il 28 settembre scorso all’arresto a Catania durante l’operazione “Sangue Blu“, coordinata dalla Procura del capoluogo etneo e condotta dai carabinieri nei confronti di una trentina di presunti esponenti del clan Santapaola-Ercolano.
Buffardeci è accusato di associazione mafiosa, di traffico di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso ed in particolare di far parte del clan di Catania guidato da Francesco Napoli – tra gli arrestati nell’operazione -, di cui sarebbe stata una delle persone di più stretta fiducia. Secondo quanto emerso dalle indagini Buffardeci sarebbe stato il braccio destro di Napoli, consentendo a quest’ultimo di non esporsi direttamente nella gestione degli affari della “famiglia”, in particolare nei contatti con pregiudicati e nell’organizzazione degli appuntamenti.
Il pieno coinvolgimento di Buffardeci nell’associazione mafiosa – aggiungono gli investigatori – sarebbe inoltre confermato – in una fase delle indagini in cui non si è ancora instaurato il contradittorio delle parti – dalla sua partecipazione in diverse occasioni, su incarico ed in vece di Napoli, a delicati incontri con esponenti di vertice di altre organizzazioni criminali.