L’imprevista candidatura di Cateno De Luca a sindaco di Taormina cambia ed anzi stravolge i piani della politica taorminese, che a 8 mesi dal voto per le Amministrative del 2023 si trova adesso a dover disegnare nuovamente la trama della campagna elettorale.
Il sindaco in carica Mario Bolognari punta al poker di successi dopo le tornate di voto del 1993, del 1997 e del 2018. La decisione di andare avanti con la sua ricandidatura è già presa e il professore in questo momento riflette sulle prossime mosse, a partire dalla scelta da compiere nei confronti dei “deluchiani” che sin dall’avvio della legislatura (dal 2018, ndr) fanno parte dell’attuale aggregazione di governo della città. La discesa in campo di De Luca imporrà delle valutazioni, anche se un vertice di maggioranza svoltosi nelle scorse ore sembra aver confermato la fiducia degli alleati nei confronti di Bolognari e ha raffreddato per il momento le tensioni.
Decisamente più complicata appare la situazione tra le maglie dell’opposizione che sino a questo momento era stata caratterizzata da diverse proposte di candidatura a sindaco. Su questo fronte ora la sfida a Bolognari è diventata anche una contrapposizione a De Luca e i vari esponenti dell’opposizione ad oggi non trovano una sintesi ma soprattutto sono lontani dalla prospettiva delle larghe convergenze attorno ad un nome che metta d’accordo tutti.
Chi ha già preannunciato la propria candidatura a sindaco, con una sua lista, è Eddy Tronchet, l’attuale presidente dell’associazione culturale ed ambientale “Patrimonio Sicilia”, che nel 2018 si era proposto con il M5S e che poi è rientrato nel perimetro politico del centrodestra. Tronchet aveva atteso sino a pochi giorni fa segnali dall’opposizione per l’eventualità di un listone unico. Segnali che però non sono arrivati, così Tronchet ha deciso di rompere gli indugi e ricandidarsi con un suo movimento civico.
E poi c’è lui, ovviamente: De Luca, piombato a Taormina come uno tsunami, con l’obiettivo dichiarato di dare la scalata al Palazzo dei Giurati ribaltando, di riflesso, gli equilibri consolidati della politica cittadina. L’ex sindaco di Messina parlerà a Taormina, in piazza IX Aprile, sabato sera per un comizio in cui presenterà il suo progetto politico nella Perla dello Ionio. Ed è un comizio atteso dai suoi sostenitori e allo stesso modo dai suoi avversari, che attendono di capire il vero piano del leader di Sicilia Vera. C’è ancora chi ipotizza che De Luca possa fare un passo indietro, è un auspicio non troppo tacito che viene coltivato in particolare dalla politica taorminese ma il “sindaco di Sicilia” pare intenzionato ad andare avanti e a confermare la sua corsa alla sindacatura di Taormina, senza ripensamenti. L’alternativa di una candidatura alle Comunali a Catania, almeno sino a questo momento, sembra sia stata accantonata e stavolta De Luca avrebbe deciso di dare seguito al “vecchio amore” per Taormina che lo aveva spinto già nel 2018 al pensiero della sindacatura, prima della virata su Messina e la successiva conquista di Palazzo Zanca al ballottaggio nel giugno di quell’anno.