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Due bandi per un totale di 40 milioni di euro funzionali a rilanciare le microimprese artigiane dal “Fondo per la ripresa artigiani” del Po Fesr Sicilia 2014-2020 gestiti dalla Crias, la Cassa regionale delle Attività produttive.
Sono stati illustrati alla stampa nella sede dell’Assessorato Attività produttive della Regione Siciliana dall’assessore Mimmo Turano, dal commissario straordinario della Crias, Giovanni Perino, dal dirigente generale del dipartimento Attività produttive, Carmelo Frittitta, e dalla direttrice della Crias, Lorenza Giardina.
“Con questi due bandi del fondo ripresa artigiani raggiungiamo un duplice risultato – dice l’assessore Mimmo Turano – il primo è quello di essere realmente al fianco delle imprese artigiane siciliane duramente provate dalle chiusure dei mesi passati, ma che adesso hanno bisogno di liquidità per affrontare la ripresa. Il secondo risultato non trascurabile riguarda la Crias, che abbiamo pienamente messo a regime negli anni passati e che adesso può e deve essere un player importante e affidabile nel campo del credito agevolato per il mondo artigiano”.
Sarà infatti la Crias, la Cassa regionale delle Attività produttive, ente in house della Regione Siciliana, a gestire l’erogazione del contributo volto a dare ossigeno agli artigiani dell’Isola che hanno ridotto il loro fatturato, dopo l’anno nero della pandemia che insieme all’emergenza sanitaria ha imposto la crisi economica. Ma servirà anche a incrementare la produzione, introdurre innovazioni e garantire una formazione specialistica.
“La Crias, dopo il riconoscimento dell’Anac e la pubblicazione di questi bandi, diventa una importante protagonista della strategia della Regione di sostegno alle categorie produttive. L’ambizione è non fermarsi qui, anche perché, quando rientreranno le somme in ammortamento, queste alimenteranno il fondo unico della Crias”, spiega Giovanni Perino, commissario straordinario Crias.
“I tempi per il contributo a fondo perduto saranno abbastanza brevi – assicura Lorenza Giardina, direttrice della Crias – perché la valutazione delle domande per il primo bando sarà fatta sulla base della certificazione che rilascerà la banca, dunque non ci sarà una istruttoria complessa da fare se non la verifica di determinati requisiti. Ritengo che entro il mese di agosto le istanze relative al primo bando saranno esitate. Per il resto, occorrerà una istruttoria un po’ più complessa, preventiva alla presentazione del progetto, ma vedremo di contrarre al massimo i tempi per l’erogazione. Entro fine anno le imprese riceveranno questi ristori”.
Chi può aderire? Le imprese artigiane con sede legale o operativa in Sicilia, che al 31 dicembre 2019 hanno avuto non più di 5 addetti e un utile netto non superiore a 30 mila euro.
Nello specifico, il primo bando prevede un finanziamento da 6 milioni di euro ha la finalità di supportare le imprese in una fase di recessione economica, causa il Coronavirus ancora in corso. Sono previsti contributi a fondo perduto per un importo massimo di 2000 euro, nei limiti previsti per gli aiuti d’importanza minore “de minimis”, in applicazione del regolamento Ce 1407/2013.
Il contributo è destinato ad un rimborso del 100% delle spese sostenute dall’8 aprile 2020, per commissioni ed interessi derivanti dalla concessione dei finanziamenti ai sensi del d.l. 23/2020, ed attestati dall’Istituto di credito. Le domande per partecipare vanno presentate dal 4 agosto sul sito www.crias.it
Il secondo bando della Regione Siciliana è molto più consistente, prevedendo una dotazione finanziaria da 34 milioni di euro. La misura è volta a migliorare la competitività delle imprese, incentivando l’introduzione di soluzioni innovative e migliorare le strategie commerciali, incrementando la produzione.
L’intervento in questione contempla finanziamenti a tasso agevolato pari all’80% del costo del progetto e un contributo a fondo perduto pari al 20% del finanziamento concesso, fino a un massimo di 5 mila euro, sempre nei limiti previsti per gli aiuti d’importanza minore “de minimis” in applicazione del regolamento 1407/2013, come nel primo caso.
Esattamente, il tasso è pari al 40% del tasso di riferimento, maggiorato dei margini stabiliti dalla comunicazione della commissione sulla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di autorizzazione. Il tasso si riduce al 30% nei casi in cui i destinatari siano giovani imprenditori o società cooperative.
Il progetto deve avere un costo tra 10 mila e 50 mila euro e sono ammesse spese varie per acquisto macchinari, arredi, impianti e attrezzature, necessari al ciclo produttivo dell’impresa artigiana. Ma anche spese per ristrutturazione e manutenzione dei laboratori, per migliorarli, comprese le attività di restauro e di manutenzione straordinaria, ai fini dell’adeguamento dei locali alle misure anti-covid. Altri acquisti come software, brevetti, licenze e comunque nuove tecnologie per migliorare la qualità del lavoro e lo svolgimento dello stesse attività. I contributi serviranno, inoltre, per gestire i costi di strategie di marketing e per promuovere le campagne commerciali. E non solo: inclusi i costi per la formazione specialistica del personale. In questo secondo caso, le domande saranno presentabili dal 7 settembre su www.crias.it
Insomma, bandi davvero apprezzabili.