Dopo il parere positivo espresso dal collegio sindacale sulla compatibilità tecnico-giuridica ed economia-finanziaria, a Catania è stato sottoscritto il contratto integrativo aziendale del personale della dirigenza medico-sanitaria Garibaldi di Catania.
E’ un contratto, spiegano dal Garibaldi di Catania, che “interviene a valle di un processo, attivato già nel 2020, che ha visto l’attuazione da parte dell’azienda degli istituti correlati alla valorizzazione della dirigenza, con particolare riferimento al ‘sistema’ degli incarichi dirigenziali, con la previsione degli incarichi ad altissima professionalità ed alla correlata graduazione delle funzioni”.
“Abbiamo il privilegio – ha detto il direttore generale dell’Arnas, Garibaldi Fabrizio De Nicola – di essere la prima azienda in Sicilia ad arrivare a questo importante. Tutto questo grazie al prezioso lavoro svolto da Giovanni Annino e dalla direzione amministrativa. In questi anni, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, abbiamo raggiunto numerosi obiettivi, affidando quattrocentosessanta incarichi e potenziando notevolmente il personale in servizio, sia sotto l’aspetto numerico che su quello motivazionale. Adesso, conclusa l’emergenza, dobbiamo impegnarci tutti per rendere maggiormente efficace il sistema e proporre un’offerta appetibile alla comunità”.
Tra questi grandi successi si aggiunge anche la raccolta differenziata.
Nei due presidi dell’Ar-nas Garibaldi, Centro e Nesima, infatti, la raccolta differenziata è infatti salita al 66% per le frazioni della tipologia carta e cartone (12mila i kg finora conferiti), imballaggi misti (plastica e me talli) e indifferenziato secco.
1166% di differenziata al Garibaldi è un dato davvero in controtendenza rispetto a quello nazionale che, secondo Il Sole 24 ore, vede “il 90% degli ospedali non fare la raccolta differenziata, con ritardi molto ampi. Siamo alla preistoria e tutti i rifiuti vengono dismessi come rifiuti speciali con costi anche molto alti, fino a 10 volte quelli normali”.